Il Fermaglio n.28

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Il Fermaglio n.27

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Il Fermaglio n.26

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"Conto in Rosso" di Loretta Tobia













13 giugno 1944, Liberazione di Terni

Nel 1943, con l'apporto di molti operai, fu costituita la brigata partigiana 'Antonio Gramsci', che durante la Resistenza operò sull'Appennino umbro-marchigiano.

Nodo industriale di primaria importanza, Terni fu oggetto di oltre cento bombardamenti da parte degli Alleati durante la loro campagna di guerra in Italia: l'11 agosto del 1943 un bombardamento aereo, senza che l'UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea) facesse in tempo a lanciare l'allarme, provocò un numero elevatissimo di vittime, quasi tutte civili, e la distruzione di gran parte degli edifici. Gli inglesi del generale Alexander entrarono in città il 13 giugno del 1944.






















Nato il 26.02.1915 a Firenze, ha frequentato il Liceo Classico “Visconti” di Roma per laurearsi, poi, in giurisprudenza. Ha impostato l'attività forense con riguardo per la posizione dei meno abbienti, sostenendoli professionalmente e spesso finanziariamente, convinto che il diritto alla difesa di chi non potesse disporre di risorse economiche sufficienti fosse condizione irrinunciabile per la dignità della persona.

Dall'aprile del 1940 al giugno del 1941 entrò a far parte di una organizzazione universitaria antifascista, partecipando alla lotta partigiana.

Nel 1947, la direzione centrale del PCI lo inviò a Terni con lo scopo di assumere la difesa di molti partigiani della brigata “A. Gramsci” che durante la Resistenza avevano operato nell'Appennino umbro-laziale-marchigiano, accusati di azioni comunque collegate alla Guerra di Liberazione. Stimato e apprezzato dal movimento operaio ternano, dagli intellettuali e dalle associazioni politiche ternane, fu candidato al Parlamento italiano ed eletto deputato nel 1958 nella circoscrizione umbro-sabina. Manterrà l’impegno per tre legislature (nella III, dal 12.06.1958 al 15.05.1963; nella IV, dal 16.05.1963 al 4.06.1968; nella V, dal 5.06.1968 al 24.05.1972). Nel corso della IV legislatura ha ricoperto l'incarico di Vicepresidente della IV Commissione Giustizia, e nella V, quello di Vicepresidente della Giunta per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere in giudizio. Nonostante gli impegnativi incarichi istituzionali, ha sempre trovato tempo per difendere le esigenze dei cittadini ternani. A livello locale, nel 1953, gli fu affidato un assessorato alla Provincia di Terni, confermandosi un punto di riferimento per tanti ternani che hanno trovato in lui la disponibilità di un amico e di un esperto. 

Nel settembre del 1949 sposò Luciana Farini, figlia di Carlo, conosciuta in occasione del "veglione rosso" dell’anno precedente.

La personalità umana e politica di Alberto Guidi non può e non deve essere considerata patrimonio esclusivo di un partito, ma ricchezza di tutta la cittadinanza ternana. Le doti di competenza e di umanità di Guidi sono ancora oggi presenti nel ricordo di tanti cittadini ternani. Con questo obiettivo il Comune di Terni, a cento anni dalla nascita, ha inteso dedicare alla sua memoria una via cittadina, perché il ricordo della sua opera resti indelebile negli affetti degli abitanti e sia da esempio per le generazioni a venire.

Giocondo Talamonti



















Il Fermaglio n.25

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Il Fermaglio n.24

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