L’Italia vive in un mondo sempre piรน grande, caratterizzato dall’arrivo sulla scena di nuove potenze emergenti che stanno modificando gli equilibri mondiali. Di fronte a giganti come Cina, India e Brasile, i singoli Stati europei non possono che sviluppare una politica comune per raggiungere la massa critica necessaria ad interagire con questi nuovi attori e influire sui processi globali. 
L'Europa non puรฒ continuare a chiederci solo rigore, ma dovrebbe impegnarsi affinchรฉ ogni Stato membro, grazie alle proprie attivitร  economiche e alle proprie produzioni, possa tornare a crescere e a contribuire al benessere europeo. 
La questione AST si inserisce  in  un'Europa che deve guardare agli interessi collettivi della comunitร  e deve andare oltre agli interessi dei singoli stati. 


Prima di tutto occorre dare risposta ad alcuni dubbi:

1. Perchรฉ la Thyssen-Krupp ha lasciato il sito di Terni? ( investimenti in altri siti o forse c'รจ di mezzo (anche) la sentenza di Torino);
2. Perchรฉ l'interesse di tanti colossi industriali non si รจ concretizzato in un'offerta? ( Forse sono stati spaventati da un mercato europeo chiuso);
3. Quale proprietario potrร  richiedere in questa fase i finanziamenti europei  (Fondi UE, Fondi degli stati membri, Banca europea per gli investimenti)  per assicurare ricerca, innovazione e adeguamento continuo degli impianti tali da conferire competitivitร , mercato e occupazione? 
4. quali sono le modalitร  (e da parte di chi) per attivare l'intervento dello Stato? 
5. il Governo ha vigilato per impedire la riduzione delle produzioni e la vendita dell’AST separatamente dal tubificio?
6. nel contesto nazionale della mancanza di  lavoro, la vendita di un sito eccellente, delle sue produzioni, delle sue quantitร  di acciaio prodotte puรฒ diventare un dramma se non si interviene immediatamente?

…e si potrebbe continuare. 


La strada da intraprendere deve essere chiara, condivisa e partecipata da tutti i soggetti  compreso il management dell'AST, altrimenti si rischia di  prendere una brutta piega. La confusione speriamo che non prevalga, L’incontro di Strasburgo e la grande adesione allo sciopero  generale indetto dalle organizzazioni sindacali deve indurci a marciare uniti senza tentennamenti e avere in mente la certezza del  percorso da seguire:

Il Presidente del Consiglio deve essere investito in prima persona nella salvaguardia del sito ternano  anche alla luce delle dichiarazioni effettuate sul ruolo dell'industria all'atto del suo insediamento.
 Il Presidente faccia valere in sede europea la vicenda AST perchรฉ siano avviate azioni concrete e risolutive con la Commissione Europea con il Governo finlandese e  con il Governo tedesco. 

la commissione antitrust europea ha creato il groviglio e spetta ad essa scioglierlo nella considerazione che il sito di Terni va valorizzato nelle sue produzioni, nell'impiantistica e di conseguenza nel mantenimento dei volumi produttivi e dei posti di lavoro e non depresso; la Commissione deve pretendere, nella vendita, tutte le garanzie di tutela dell'integritร  del sito e di sviluppo con le tecnologie atte a conferire competitivitร , mercato e occupazione; 

assicurare che non ci siano  assenze apicali nei vari incontri che riguardano il futuro dell'AST  e sfruttare ogni opportunitร  che si presenta; la recente lettera inviata ad Almunia, senza la firma del Governo (assenza registrata anche a Strasburgo) mirante a riconsiderare il rientro di AST in Outokumpu ha suscitato la necessitร  di confrontarsi con il Ministro.
in una democrazia il Governo non puรฒ permettere che le persone soffrano un danno prodotto dalla logica del mercato, lo Stato in questo caso deve attivare un intervento diretto per una azienda strategica per il Paese

fare presto  perchรฉ il  piano e il profilo industriale del nuovo proprietario sia tale da operare sui mercati internazionali e  con l'obiettivo di ottimizzare gli impianti e i volumi produttivi (1,4milioni di tonnellate/anno di acciaio fuso e 600mila tonnellate/anno di acciaio finito);

l'unica offerta attualmente presente (cordata Aperam Arvedi e Marcegaglia) ritenuta indecente da Outokumpu e tale da non poter mettere in competizione i diversi soggetti interessati e potenziali acquirenti, deve perรฒ garantire occupazione nel tempo, in caso contrario bisogna procedere con l'intervento pubblico diretto

Ed allora tutti insieme dobbiamo concorrere a salvaguardare, l’acciaieria simbolo del lavoro della nostra cittร . Nessuno remi contro e nessuno si faccia illusioni sull’unicitร  degli intenti perchรฉ anche in questa vicenda ci sono alcuni che ridono delle disgrazie degli altri ( un esempio: nel terremoto dell'Aquila qualcuno pensava al profitto che avrebbe ricevuto dalla ricostruzione, mentre le persone si trovavano sotto le macerie ancora vive).


Ing. Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione "E. Berlinguer")





L'ANTIFASCISMO E IL MOVIMENTO OPERAIO


L'Associazione ANPPIA  Federazione di Terni, che opera nel territorio della Provincia di Terni, sulla trasmissione dei valori dell'antifascismo, ha organizzato con il patrocinio del Comune di Terni, Provincia di Terni e Regione Umbria e la collaborazione dell'ANPI e dell'UNLA-UCSA, presso la sala convegni di Palazzo Primavera in  Via Giordano Bruno, 3 - 05100 Terni il convegno "L'antifascismo e il movimento operaio".
Dagli insegnamenti della Storia, tutti abbiamo appreso e tratto indicazioni su come costruire la casa comune della Repubblica, ispirandoci ai  principi della nostra Carta Costituzionale.
La cittร  di Terni, che ha dato il suo prezioso e generoso contributo a quella costruzione, si stringe attorno alla memoria dei momenti fondativi della sua identitร , certa che le radici, irrobustitesi negli anni, non possono piรน essere estirpate.  Una profonda gratitudine va a chi ha consegnato ai ternani, 68 anni fa, la preziosa ereditร  da custodire e rinnovare nell’esercizio del ricordo a vantaggio delle generazioni piรน giovani.

Convegno organizzato a Terni, il 10 maggio 2013. Un ringraziamento particolare all'ANPPIA e al suo presidente Prof. Alberto Piccioni, alle Istituzioni (Comune, Provincia e Regione) che hanno patrocinato l'iniziativa, ai relatori che hanno affrontato le tematiche dell'antifascismo e del movimento operaio. Ai dirigenti scolastici che hanno consentito la partecipazione degli studenti a questo importante appuntamento, va il riconoscimento dell'ANPPIA di Terni.









Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio del Comune di Terni




Premesso che  secondo le previsioni OCSE la disoccupazione in Italia salirร  fino a raggiungere il tetto del 12,5% nel 2014 con un ritmo preoccupante dell’ ultimo triennio, mentre le stime del Pil passeranno ad appena piรน 0,4% sempre nel 2014;


visto che secondo la Cgil occorrono 13 anni per tornare al Pil del 2007.
Secondo lo studio dell'Ufficio economico del sindacato, dal titolo "La ripresa dell'anno dopo", non verrร  mai recuperato il livello dei salari reali a causa dell'inflazione. Non solo, ma รจ  quanto mai urgente attivare un “Piano del Lavoro per la crescita e l'occupazione", per riavere quelle unitร  di lavoro che avevamo nel 2007.


visto che la crisi investe non solo le grandi industrie locali, ma anche Piccole e Medie Imprese (PMI) e i settori del terziario, nel quadro di un sistema bancario in stallo che non fa ripartire l'erogazione di mutui;


visto che secondo un recente rapporto dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro)  l’impatto sull’occupazione giovanile potrebbe farsi sentire per decenni; una generazione intera di giovani rischia cosรฌ di non accedere ad un lavoro dignitoso per tutta la vita;


visto che in loco la crisi sta erodendo anche le Aziende considerate sicure per produzioni, qualitร  dei prodotti e occupazione:

“Sangemini”: in stato di agitazione permanente, (i lavoratori sono esasperati e chiedono risposte e certezze sul futuro);

AST mantenimento del sito ( compreso il tubificio), conservazione dei volumi produttivi e garanzie occupazionali;

indotto “Ast”: non si hanno segnali di diminuzione diretta del lavoro, ma evidenti ripercussioni per i destini dell’Azienda di riferimento;

edilizia: massiccia perdita di occupazione, pari ormai al 50% in pochi anni;

“Umbria Tpl e Mobilitร  Spa”: situazione economico-finanziaria incerta con riflessi negativi nel pagamento delle forniture di beni e servizi delle controllate( Savit, azienda che effettua i servizi manutentivi dei mezzi), e nella retribuzione dei dipendenti;

“Basell”, “Meraklon”,”Treofan”, “Edison”: il trasferimento della produzione Basell e la ormai appurata volontร  di non cedere gli impianti (l’area su cui sono posti รจ appetibile sotto il profilo edilizio) sta innescando un processo a catena sul futuro  dell’intero  polo chimico ternano.
Ad una ad una entrano in crisi tutte le aziende del settore: la Treofan, su cui pesa, come per Meraklon, la perdita dell’approvvigionamento di polipropilene; la centrale elettrica della Edison, strettamente dipendente dalle attivitร  delle aziende del polo chimico. Di questo passo la stessa Novamont, e con essa la speranza della riconversione industriale e della realizzazione del polo della chimica verde, potrebbe lasciare per sempre la nostra cittร ;

“Centralmotor” (azienda di 40 dipendenti):  mercato delle autovetture in seria difficoltร ;

“Celi” (azienda del settore nautico): sta registrando un forte calo di commesse;

“Interpan” riavvio incerto della produzione;



si impegna il Sindaco e la Giunta:

1) ad approcciarsi complessivamente alla situazione del polo industriale ternano  non affrontando una situazione alla volta, ma proponendo quegli interventi pubblici necessari a salvaguardare le aziende ed incentivare l'occupazione;

2) a favorire le politiche di incentivi  da attuare con i fondi europei, puntando sull'innovazione, sull'internazionalizzazione e sulle reti d'impresa; ciรฒ deve riguardare non solo le imprese industriali, ma anche i servizi e le professioni;

3)  a facilitare l'accesso al credito delle imprese che non dispongono di risorse sufficienti per finanziare programmi di ricerca e innovazione, prevedendo una puntuale informazione ed eventuali supporti tecnico-amministrativi circa le disponibilitร  di fondi europei (Fondi UE; Fondi degli Stati Membri; Banca Europea per gli investimenti )
4) a prevenire la desertificazione del centro urbano con misure atte a vivacizzare le attivitร  degli esercizi commerciali;
5) a privilegiare nell’orientamento scolastico la formazione di figure necessarie al mondo del lavoro al fine di offrire alle aziende maggiori opportunitร  di attingervi;
6) a favorire l’educazione permanente e l’occupazione dei giovani supportandoli sulle modalitร  di accesso ai finanziamenti, regionali ed europei circa l’avvio di nuove imprese;
7) a porre vincoli restrittivi sulla destinazione industriale dell’area Basell;
8) a verificare tutte le possibilitร  di supporto alla risoluzione dei problemi delle aziende in crisi.



Terni, 17 giugno 2013



Talamonti Giocondo G.M. "Associazione E. Berlinguer"
Boccolini Giuseppe PSI
Nannini Mauro FdS-RC
Luzzi Luzio FdS-RC




Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio




Premesso che la Consulta รจ un organismo:
voluto e sostenuto dal Consiglio comunale, per dare voce alle varie etnie della cittร , per far conoscere e presentare le nuove esigenze che l’evolversi del fenomeno migratorio presenta e per governare i mutamenti che l’integrazione comporta. Con l’approvazione della Consulta degli Immigrati, la cittร  di Terni, ha dato forma a una delle misure piรน avanzate di integrazione in Italia;
di democrazia partecipata ( gli immigrati residenti a Terni sono 12mila senza considerare quelli dei comuni limitrofi che frequentano la nostra cittร  per motivi di lavoro);

preso atto che con l'apporto degli immigrati  รจ possibile assicurare assistenza ai tanti nostri anziani, mantenere l’autonomia delle scuole, che leggi scellerate (basate solo su tagli di profilo numerico e non sulle prospettive di sviluppo) mettono in serio pericolo, esercitare mestieri e professionalitร   necessarie alle esigenze territoriali non piรน rintracciabili nelle risorse locali;

vista la richiesta di incontro degli immigrati con i capigruppo, tesa a conoscere le motivazioni che ritardano le decisioni assunte con l'approvazione di un regolamento;

tenuto conto che il Consiglio comunale, con l'approvazione del regolamento, ha fatto un salto di qualitร  passando dall'assistenza ad oltranza, dall’elemosina istituzionale, dal supporto a vita, dall’annullamento della personalitร  dello straniero, con l’intento di ridurla a dipendenza sociale, all'integrazione;

visti gli impegni presi dall’Amministrazione:
1. elezioni della Consulta con la possibilitร  di rimanere in carica anche nel prossimo mandato amministrativo;
2. conferenza cittadina sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione;
3. sede “casa dell’amicizia” per consentire alle diverse etnie di incontrarsi e favorire l’integrazione;
4. 15.000€ per l'attivitร  di cui sopra;

si chiede al Sindaco e alla Giunta:
1) di riferire in Consiglio comunale perchรฉ non si effettuano le elezioni della Consulta degli immigrati;
2) se รจ a conoscenza del malcontento che sta montando in cittร  fra gli immigrati che considerano una presa in giro la non elezione della Consulta;
3) se รจ a conoscenza dei corsi di formazione e dell'entitร  delle cifre che vengono spese per gli immigrati.


17 giugno 2018


Talamonti Giocondo G.M. "Associazione E. Berlinguer"
Boccolini Giuseppe PSI
Nannini Mauro FdS-RC
Luzzi Luzio FdS-RC







SCIOPERO

Il Gruppo consiliare misto "Associazione E. Berlinguer" del Comune di Terni aderisce allo sciopero di martedรฌ 18 giugno proclamato dai sindacati per essere vicini ai lavoratori dell’Ast,  per dare prospettive alla fabbrica e alla cittร  di Terni. In questi momenti di difficoltร  c'รจ bisogno dell’unitร  delle forze politiche, sindacali e dell’associazionismo di categoria e sociale per non restare passivi di fronte alle questioni della siderurgia e degli acciai inossidabili. Una iniziativa massiccia perchรฉ il Presidente del Consiglio italiano segua personalmente la vicenda della vendita dell’AST, inserendo la questione fra le prioritร  da affrontare e perchรฉ siano avviate azioni concrete con la Commissione Europea, il Governo finlandese e il Governo tedesco. In tale contesto occorre che sia condiviso un caposaldo essenziale per non incidere nella strategicitร  europea dell’AST in tema di Acciai speciali:Il no all'indebolimento del sito di Terni con il progressivo abbattimento della produzione e allo “smantellamento” della sua rete commerciale.

Il Consigliere Comunale G.M. "Associazione E. Berlinguer"
Giocondo Talamonti




Nell’attesa che Outokumpu scopra le carte, รจ lecito chiedersi quale sia il futuro delle acciaierie ternane, in merito:
al fatto che รจ pervenuta una sola offerta per l’acquisto dell’AST,
al ruolo  giocato dalle Istituzioni, dalle parti sociali e datoriali,
all’intervento del Governo che diventa fondamentale nella risoluzione del mantenimento del sito in forma integrata, della sua competitivitร  e del suo mercato.

L’Acciaieria di Terni che produce acciai speciali e che rappresenta un punto di eccellenza industriale per l’Italia e l’Europa non รจ appetibile ?

Circa le offerte di vendita:
Una sola offerta รจ preoccupante.
A quali condizioni ?
Quali programmi alla base della trattativa? Quale quantitร  dell'acciaio da produrre?
 I livelli occupazionali saranno mantenuti? 
Ci sono accordi di rilancio per alcune aziende e il sacrificio di altre? 
Ci sono mercati chiusi per chi intendeva acquistare l’AST ? 
Si รจ ragionato per interessi nazionalistici e non europei?. 

Resiste la tendenza a proteggere le acciaierie nazionali e non l’industria siderurgica europea. Il mercato degli acciai speciali รจ diverso dagli acciai prodotti da Taranto.

Circa la concretezza Piano industriale Europeo
Ogni piano rimane tale se non viene accompagnato da concretezze.
L'acquisto comporta ridimensionamenti? 
Si contratta sui "sacrifici" o sul mantenimento del sito e del suo sviluppo con l’adeguamento degli impianti alle migliori tecnologie disponibili? 

Circa i tempi certi
I tempi della vendita dell’AST sono condizionate dalle difficoltร  di Outokumpu, ma anche perchรฉ una sola offerta indica l’inappetibilitร  dell’azienda.
La nostra azienda di acciai speciali, punto di eccellenza europea, รจ appetibile?

Circa le presenze a Strasburgo
Nell’incontro con il Presidente della Commissione Antitrust e vice Presidente della Commissione Europea, Joaquin Almunia, si รจ avvertita l'assenza di interlocutori importanti quali il Presidente della Regione Umbria e quella del Governo. Per un’occasione di politica industriale cosรฌ strategica le telefonate e le lettere non bastano.

Circa il prosieguo della vicenda AST
La discussione deve essere incentrata su due livelli entrambi con lo stesso obiettivo anche se con ruoli diversi:
1) livello sindacale per le condizioni di vendita e dei programmi alla base della trattativa,
2) livello istituzionale per i diversi strumenti politici da mettere in atto in  fase di attenuazione dei costi sociali del processo di aggiustamento e garanzia delle competenze necessarie alla futura competitivitร  del settore; la struttura dell’AST รจ qualitativa per le professionalitร  e per l’etร  dei lavoratori (la maggior parte della forza lavoro ha un’etร  media pari a quaranta anni).

La salvaguardia di una Azienda che non sta in crisi per l’ambiente, per la sicurezza, per il mercato degli acciai speciali, ma per la vendita che non ha certezze e che contribuisce ad indebolirla merita tutta l’attenzione dello Stato.

L’attesa delle decisioni,  che altri dovranno prendere alla ricerca di soluzioni,  non deve essere vissuta passivamente perchรฉ genera il rischio di prenderne solo atto.  Non solo, una volta indicato il percorso risolutivo, occorre pensare ad idee nuove e ad incentivare l’innovazione per le nuove generazioni.

Circa l'Antitrust
La Commissione antitrust, che tutela la concorrenza sui mercati economici europei, ha deciso che in Outokumpu si verificava, con l'acquisto del sito ternano, una concentrazione della produzione di acciaio e per questo ha imposto la vendita dell'AST  per assicurare una concorrenza leale e in condizioni di paritร  tra tutte le imprese europee e contribuendo cosรฌ ad un miglior funzionamento dei mercati dell'UE ( anacronistico in un mercato globale).

Per questo occorre che la Commissione si adoperi:
a  fare presto per non indebolire l'AST;
affinchรฉ venga mantenuta l'integritร  del sito e  che l'attivitร  dell'AST sia valorizzata e non  depressa.


Circa la partita in gioco

Il Governo ha sempre parlato di due offerte , mentre  il Presidente Europeo Antitrast Joaquin Almunia ha ribadito che l'offerta รจ unica. Come stanno le cose:
1) la Finanziaria “Apollo” ha trovato un accordo con Aperam fondendosi in un’unica offerta?; 
2) perchรฉ qualcuno ha nascosto la veritร ?
3) quando il Premier Monti  รจ andato in Finlandia che cosa avrร  detto e quali accordi avrร  preso?

Circa l’eventuale commissariamento dell’AST (dopo la seconda proroga)
Il rischio, concreto, รจ quello di dover fare i conti con il ridimensionamento del sito e di conseguenza con la perdita di posti di lavoro. In caso di affidamento dell’AST ad altro acquirente, chi fornirร  l’acciaio al tubificio?


Circa i finanziamenti previsti dal Piano per l’acciaio 2014-2020

Fondi UE; Fondi degli Stati membri; Banca europea per gli investimenti...

Quale possibilitร  di accesso per assicurare ricerca, innovazione  adeguamento continuo degli impianti con le migliori tecnologie tali da conferire competitivitร , mercato e occupazione alla nostra Acciaieria?


Terni, 15 giugno 2013

Giocondo Talamonti




IL fermaglio n°4

E’ uscito il n.4 del periodico “Il fermaglio” esso contiene articoli : AST, intervista al Presidente Boccolini, cara&melle, atti presentati in Consiglio comunale.
 Tutti possono richiedere una copia , gratuitamente, per e-mail al seguente indirizzo : giocondo.talamonti@email.it; inoltre tutti possono dare il proprio contributo inviando per email le proprie considerazioni sui temi che interessano la cittร .


clicca QUI per leggere, o scaricare, il n° 4 de "IL fermaglio" 






In attesa che si delinei il Piano dell’Acciaio, il prossimo 11 giugno, a Strasburgo, il futuro dell’Ast non puรฒ continuare a essere legato alla sterile ricerca se sia stato un ombrello, oppure un manganello a colpire la testa del Sindaco di Terni. Fatti salvi gli accertamenti delle responsabilitร , sui quali gli scettici potranno consolidare l’atteggiamento che li qualifica, il problema della cittร  non trova soluzione nella ricerca, doverosa ma improduttiva, del colpevole. Anzi, l’insistenza rischia di offuscare le impellenze, creando false urgenze. 
Terni e i ternani vogliono rassicurazioni sul mantenimento del sito, garanzie occupazionali e conservazione dei volumi produttivi. In questo senso, la dirigenza di Outkumpu, in occasione degli auguri rivolti al Sindaco per la triste vicenda di cui รจ stato vittima, si รจ espressa tranquillizzando, oltre al primo cittadino, le maestranze preoccupate per il grave ritardo.
Ma ogni giorno di slittamento aggiunge angoscia alla cittร  e depone negativamente sul piano delle trattative in corso. Il governo รจ chiamato ad attivarsi per la migliore soluzione di un problema da sempre strategico per gli interessi nazionali, oggi ancor piรน accentuati dalle vicende di Taranto.
Prima di affrettarsi a sbandierare l’innocenza del battaglione antisommossa ‘Firenze’, troppo  estraneo alle abitudini pacifiste dei ternani, il governo si faccia interprete delle attese della cittร  e gestisca l’impasse con autorevolezza e competenza nell'interesse del Paese.


Terni, 8 giugno 2013


Ing. Giocondo Talamonti




Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Generale del Comune
Al Presidente della II^ Commissione consiliare



Premesso che il Consiglio comunale ha approvato con delibera n.59 del 20.02.2013 l’atto di indirizzo sul mantenimento della Direzione Scolastica  Regionale;

tenuto conto che il tema della scuola e dell'offerta formativa รจ fondamentale per lo sviluppo della cittร  e un punto cruciale per l'intero Paese;

visto che dilagano proteste, in ambito nazionale, su politiche formative ritenute non coerenti con le esigenze del Paese e del mondo del lavoro;

preso atto della necessitร  di salvaguardare la vocazionalitร  del territorio legato all’industria metallurgia, chimica e meccanica, tramite un orientamento fondato sulle proposte e i progetti di pertinenza;

considerato che RAI3 nei Tg regionali propone ripetutamente servizi relativi ai piatti tipici prodotti dalle scuole alberghiere umbre;

visto che l’unificazione delle Direzioni Generali Scolastiche per l'Umbria e per le Marche prevista dalla spending-review (relativa alla riorganizzazione della struttura amministrativa del MIUR), ad Ancona, รจ attualmente sospesa;

visto che la perdita delle singole autonomie va nel senso di un ulteriore depotenziamento dell' Umbria sotto il profilo dell’identitร  con l'effetto di accrescere i problemi sui servizi dovuti alla comunitร ;

visto che il Direttore Generale, Maria Letizia Melina, รจ stata trasferita al Ministero e destinata ad altri incarichi;

vista la deliberazione n.247 del 28 maggio 2013 approvata all'unanimitร  dal Consiglio Regionale avente per oggetto:
Adozione di interventi da parte della Giunta regionale presso il Governo nazionale al fine di impedire la chiusura dell'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria e l'accorpamento dello stesso con l'Ufficio scolastico della regione Marche.

appurata la necessaria volontร  di trovare, al di lร  dei campanilismi, una soluzione soddisfacente per tutti;



si impegna il Sindaco e la Giunta a:

1) difendere l’Autonomia della Direzione Scolastica Regionale Umbra, con una decisa azione di sensibilizzazione nei confronti del nuovo Governo, in sinergia con le altre Istituzioni locali, alfine di rivedere i criteri di applicazione della legge n.135/2012. L'Autonomia della Direzione Scolastica Regionale dell'Umbria รจ utile a rafforzare l’azione di raccordo con le realtร  imprenditoriali regionali che chiedono istruzione e formazione professionale legate alle peculiaritร  produttive locali, differenti da quelle della Regione Marche;

2) coinvolgere, nell’eventualitร  che la spending- review (legge n.135/2012) impedisca il verificarsi del punto 1), tutti gli enti istituzionali perchรฉ la nomina del Direttore interregionale sia conferita ad una figura conoscitrice della scuola umbra;

3) operare perchรฉ la sede di Terni sia potenziata dal punto di vista dirigenziale;

4) costruire le linee programmatiche coerenti con lo sviluppo del territorio e tese a  fare sinergia con gli indirizzi scolastici conseguenti. A potenziare i servizi televisivi regionali che propongono ripetutamente solo professionalitร  ed indirizzi riferibili ad alcune scuole, dando concretezza e pubblicizzazione ad indirizzi che possono sviluppare lavoro ed impresa.


Terni, 3 giugno 2013


Talamonti Giocondo G.M. Associazione "E. Berlinguer"
Boccolini Giuseppe PSI
Campili Claudio IdV
Luzzi Luzio FdS-RC
Nannini Mauro FdS-RC
Fabrizi Cinzia Lista Baladassarre
Venturi Leo Terni Oltre






ORDINE DEL GIORNO: Violenza sulle donne.

Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio Comune di Terni



Premesso che da una ricerca ONU รจ emerso che in Italia, ogni tre giorni, una donna viene uccisa per mano del proprio partner;

constatato che la violenza in generale รจ uno scandalo quanto mai eclatante quando colpisce persone che subiscono atrocitร  solo per il fatto di essere donne. Tante sono le donne che vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, private del diritto all'esistenza stessa; 

ritenuto che in tema di diritti umani, tutti i governi devono assumere la responsabilitร  di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunitร  o nella societร ;

considerato che nella battaglia per i diritti umani, รจ essenziale la solidarietร  degli uomini e il loro coinvolgimento nella difesa delle donne;

considerato che chiunque di noi, sfogliando le pagine dei giornali, si puรฒ accorgere che ogni giorno la cronaca riporta episodi di violenze di vario genere e gravitร  poste in essere a danno delle donne;

visto che per la maggior parte dei casi le motivazioni possono essere ascritte ad una diffusione capillare di disagio sociale e familiare, a probabili disturbi di natura patologica oltre, ed essenzialmente, ad un problema culturale che interessa l’intera collettivitร ;

considerato che la Camera ha approvato all’unanimitร , da appena pochi giorni, la ratifica della Convenzione di Istanbul che riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione;


si impegna il sig. Sindaco e l’intera Giunta:

ad organizzare una seduta in forma congiunta con le commissioni consiliari, con gli operatori delle forze dell’ordine, con le organizzazioni sulle pari opportunitร , al fine di instaurare un dibattito aperto e libero sui problemi relativi alla violenza sulle donne e individuare i punti deboli del territorio, le buone pratiche e le iniziative da attuare per la soluzione dei problemi; 

a coinvolgere la Direzione Scolastica Regionale perchรฉ nei piani formativi (POF) delle singole scuole si affrontino le tematiche di riconoscimento e di valorizzazione delle differenze;

a promuovere iniziative cittadine per rendere i diritti umani una realtร  per tutte le donne. 


Terni, 3 giugno 2013


Talamonti Giocondo G.M. Associazione "E. Berlinguer"
Boccolini Giuseppe PSI
Campili Claudio IdV
Luzzi Luzio FdS-RC
Nannini Mauro FdS-RC
Piccinini Sandro PD




Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che Don Gallo, nell’interpretare nel suo vero significato rivoluzionario il messaggio evangelico, รจ stato un prete generoso in lotta per l’uguaglianza, un partigiano eroico che si รจ battuto per la libertร , un uomo popolare che ha affascinato tutti con la sua semplicitร  e dedizione, particolarmente nei confronti degli ultimi;

considerato che la sua opera รจ viva nella comunitร  di San Benedetto al Porto  da lui stesso fondata, nella metร  degli anni'70, ove vengono ospitati i piรน poveri ed emarginati, non solo della sua Genova;


si chiede al Sindaco di:


intitolare una strada o una via o una rotonda o una sala del Comune a Don Andrea Gallo, un uomo, in prima linea,  che ha tentato di conciliare l'appartenenza a madre Chiesa, con la strada, le lotte per il lavoro, il diritto di cittadinanza agli stranieri, la difesa degli ultimi qualunque essi fossero.



Terni, 3 giugno 2013


Talamonti Giocondo G.M. Associazione "E. Berlinguer"
Boccolini Giuseppe PSI
Campili Claudio IdV
Luzzi Luzio FdS-RC
Nannini Mauro FdS-RC
Piccinini Sandro PD






Lo scenario desta viva e profonda preoccupazione

Per non restare passivi di fronte alle questioni della siderurgia e degli acciai inossidabili che attengono i rapporti tra Istituzioni internazionali, si propone di avviare azioni concrete a sostegno delle proposte giร  avanzate dallo Stato Italiano perchรฉ vengano programmati incontri con la Commissione Europea, il Governo finlandese e il Governo tedesco. In tale contesto occorre che sia condiviso un caposaldo essenziale per non incidere nella strategicitร  europea dell’AST in tema di Acciai speciali:

Il no all'indebolimento del sito di Terni con il progressivo abbattimento della produzione e allo “smantellamento” della sua rete commerciale.

E’ necessario perciรฒ che il Presidente del Consiglio italiano segua personalmente la vicenda della vendita dell’AST, inserendo la questione fra le prioritร  da affrontare.
 La proroga concessa, dalla Commissione Europea, ad Outokumpu senza stabilire una data certa e senza conoscere la definizione dei piani industriali e finanziari (dal punto di vista dei volumi produttivi, degli investimenti tecnologici e delle prospettive di sviluppo in termini di lunga durata e competitivitร ) dei probabili acquirenti, รจ preoccupante.
 Ogni rinvio a tempo indeterminato non puรฒ che allarmare.

Il rischio che si corre, infatti, รจ quello di contrattare la cessione dell’AST  senza la connotazione attuale: "a scatola vuota". La logica non puรฒ essere quella di condannare  ad un indebolimento il sito di Terni (unico in Italia nella produzione degli Acciai speciali e primo in Europa e tra i primi nel mondo), attraverso una minor produzione e perdita di fette di mercato.

Le domande che legittimamente ci assillano attengono alle seguenti questioni:
la struttura commerciale รจ stata abbandonata e comunque qual รจ lo stato di salute?
I tedeschi della Tyssenkrupp si sono portati via alcune fette di mercato?
Siamo  giร  di fatto ridimensionati?
Ci si sta muovendo per mantenere i vecchi mercati e conquistarne  dei nuovi ?


Due i fatti certi, emersi dall’incontro MISE-Outokumpu del 29 maggio a Roma:
1) la situazione dell’AST รจ in mano alla Presidenza del Consiglio;
2) assicurazioni da parte di Outokumpu in merito alle risorse per gli approvvigionamenti e agli stipendi dei lavoratori,

per il resto รจ stato riconfermato quanto Outokumpu aveva giร   comunicato e cioรจ:
inaccettabili le offerte di acquisto (si sta chiedendo la riproposizione delle due offerte vincolanti);
nessuna interferenza delle altre parti interessate, “senza rendere noto alcun dettaglio del processo”;
possibilitร  di fornire eventuali aggiornamenti solo in occasione della presentazione dei dati aziendali relativi al secondo trimestre (cioรจ dopo il 30 giugno).

Non intendiamo fare allarmismi, ma รจ diffusa nella nostra cittร  la percezione che le difficoltร  in cui l’AST si trova potranno essere superate da altri.
E’ ora che la cittร  esca dall’immobilismo e dal torpore alzando la voce a difesa della propria Acciaieria e dei lavoratori la cui etร  media รจ di 40 anni.

Non deve prevalere l’indifferenza, ma lo spirito di lotta dei nostri padri. Chi lotta puรฒ perdere, chi non lotta ha giร  perso.
E’ necessario farsi artefici del proprio destino senza demandare solo ad altri la salvezza dell’industria locale piรน significativa.

Difendere l’AST significa difendere l’Umbria ( nella nostra Regione il 20% del Pil รจ rappresentato dai prodotti AST) e l’Italia (l’AST รจ il primo produttore di Acciai speciali).
Non vorremmo che l’AST sia l’agnello da sacrificare nel contesto industriale nazionale ed europeo.
In occasione della presentazione del Piano per l’acciaio in programma l’11 giugno a Bruxelles, occorre far sentire la voce forte e ferma delle Istituzioni, delle popolazioni locali e dei deputati italiani al Consiglio europeo.
Se fino ad ora sono prevalsi gli interessi delle singole nazioni, รจ giunto il momento che prevalga, nell’interesse dell’Europa, la salvaguardia del sito strategico dell’AST.


Terni, 31 maggio 2013

Boccolini Giuseppe Talamonti Giocondo








IL FERMAGLIO n°3

E’ uscito il n.3 del periodico “Il fermaglio” esso contiene articoli : AST, intervista al Presidente Piccinini, I dati sulla disoccupazione, atti presentati in Consiglio comunale e la satira politica di Effe Elle.
Tutti possono richiedere una copia , gratuitamente, per e-mail al seguente indirizzo : giocondo.talamonti@email.it; inoltre tutti possono dare il proprio contributo inviando per email  le proprie considerazioni sui temi che interessano la cittร .