Un fine anno...con i botti


Auguri di un 2013 fortunato e felice per tutti, ma anche  un invito a prestare attenzione agli animali, se si intende inaugurare il nuovo anno con fuochi d'artificio, perché hanno paura.





LA STORIA INFINITA DEGLI ACCORPAMENTI...


La storia infinita degli accorpamenti è destinata ad aggiungere un capitolo. Si spera l’ultimo.
Sollecitato dalla CGIL, questa volta, che entra a gamba tesa, sbagliando tempi e bersaglio.
Lo fa nel clima festaiolo di fine d’anno, quando i giochi sono già fatti e lo fa scagliandosi contro una rappresentanza della volontà della cittadinanza, dimenticando che il Consiglio Comunale, nell’arcidiscusso teorema degli abbinamenti e nella pienezza del suo diritto, ha espresso linee procedurali scaturite da valutazioni soppesate e competenti. La Provincia non ha tenuto conto degli indirizzi del Consiglio comunale espressi con le delibere: la n.158 del 16.07.2012, la n.236 del 15.10.2012 e la n.290 del 12.12.12 ed ha ignorato l'astensione del rappresentante del Comune all'approvazione del Piano.
In questa veste, si è mantenuta nell’esternare alla Regione una serie di principi che poco hanno a che fare con la logica e con le potenzialità di crescita locali.
Il riferimento è alla creazione di maxi assembramenti (oltre 1600  studenti, fra Casagrande, Geometri e Ragioneria), destinati a complicare la vita scolastica a dirigenti, insegnanti, personale Ata, studenti e famiglie; ma anche alla decisione di abbinare il nascituro Liceo dello Sport a Istituti in periferia, anziché ai Licei del capoluogo, in grado di assicurare al loro futuro un miglior esito. La decisione poi di assegnare lo stesso indirizzo "liceo linguistico" a ben tre istituti cittadini.
Forse i ternani s’attendono che ci si adoperi a salvaguardare la vocazionalità del territorio che resta, o almeno speriamo che resti, legato alla metallurgia, alla chimica, alla meccanica. 
Forse il modo migliore di procedere è quello di anteporre le esigenze della popolazione alle sterili scaramucce; fare esercizio di umiltà, laddove non si abbia il conforto delle competenze, unire le forze e confrontare nel dialogo le posizioni per offrire alla città le proposte e i progetti più rispondenti.
Non è tempo di torri d’avorio entro cui rinchiudersi, né di difensori pronti a combattere contro “assaltatori” immaginari.
Spiace che la CGIL, che in passato ha dimostrato apertura e condivisione ai temi della scuola, come in occasione della proposta di orientamento, dimostri nella circostanza di impegnarsi in una causa indifendibile, che a tutto serve, eccetto che agli interessi della città.


Terni, 29 dicembre 2012


Ing. Giocondo Talamonti
Consigliere comunale G.M. "Associazione E. Berlinguer"




Dormitorio di Via Vollusiano



Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il 12 dicembre di 43 anni fa una bomba posta nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, uccideva 17 persone e ne feriva 88 dando inizio alla cosiddetta strategia della tensione;

preso atto che non dimenticare quanto accaduto è un dovere verso le giovani generazioni a cui va ricordato che la libertà e la democrazia vanno conquistate e difese ogni giorno;

considerato che andare alla ricerca della verità e della giustizia serve anche a costruire con fiducia un futuro senza violenza;

tenuto conto che per la strage di piazza Fontana si sono tenuti sette processi senza giungere in via definitiva ad alcuna condanna verso gli imputati.

visto che il tempo trascorso non deve indurci a consegnare all’oblio la ricerca della verità; una verità che nonostante tutto esiste e che va perseguita con rinnovata volontà; 


si impegna il Sindaco e la Giunta a:

far giungere la voce e la determinazione dei ternani, perché la magistratura faccia luce su quella strage ed individui i responsabili e i mandanti;

coinvolgere la Direzione scolastica regionale perché nelle scuole venga posta all’attenzione degli studenti la storia di quel periodo onde scoraggiare gli evidenti segnali di rigurgito nazifascista;

sostenere l’attività delle associazioni ANPI e ANPPIA nei progetti riguardanti la resistenza, la costituzione e i sacrifici affrontati per ottenere la libertà e la democrazia.


Giocondo Talamonti
(G.M.Associazione Politico –Culturale “E. Berlinguer”)

Claudio Campili
(Italia dei Valori)



INTERROGAZIONE. Difesa della scuola pubblica.


Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che è condivisibile la preoccupazione di studenti docenti e di tutto il personale di settore da troppo tempo costretti a subire le scelte politiche dei governi sulla  sostenibilità della scuola pubblica;

considerato che la riforma Gelmini e i provvedimenti del governo Monti hanno accentuato il processo di decadimento del sistema dell’istruzione e del mondo della conoscenza;

visto che dilagano, in ambito nazionale, le forme di protesta volte a chiedere un cambiamento di rotta su politiche formative coerenti con le esigenze del Paese e del mondo del lavoro e, contemporaneamente, a denunciare problematiche quotidiane (edilizia scolastica, sicurezza, riscaldamento,  “contributi volontari”, materiale didattico etc.); 

tenuto conto che nonostante la dichiarata volontà di sostenere la scuola pubblica molti sono coloro che sostengono il governo che la sta privatizzando e che a livello locale preferiscono finanziare, attraverso bandi, le agenzie formative private che operano non in forma integrata, ma assumendo, a volte, il ruolo proprio della scuola pubblica; 


si chiede al Sindaco di:

far sapere se le scuole di competenza del Comune di Terni presentano problematiche inerenti la Sicurezza, la carenza edilizia, il riscaldamento, il materiale necessario per lo svolgimento dell’attività;

far sapere quali metodologie sono previste per informare i genitori e l’opinione pubblica in generale, sulle linee programmatiche di indirizzo della città, nella convinzione che la scuola rappresenta un punto cruciale per l’intero Paese.


Terni, 20 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(G.M.Associazione Politico –Culturale “E. Berlinguer”)




Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il Consiglio comunale ha deciso la costruzione di un “cimitero per animali da affezione”(vedi atto d’indirizzo n.18 allegato al bilancio di previsione 2005 );

visto che l’Italia ha sottoscritto la “Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia”, approvata a Strasburgo il 13 novembre 1987;

ritenuto doveroso assicurare il giusto rispetto  agli animali da affezione, evitare loro riprovevoli utilizzi in vita, riguardarne la decenza anche dopo la morte con la realizzazione di un cimitero che eviti l’abbandono delle carcasse e nello stesso tempo di considerarli  rifiuti al pari della comune spazzatura; 

visto che in altri Comuni italiani sono già in essere cimiteri per animali domestici;


si impegna il Sindaco e la Giunta

1. a individuare un’area da destinare al cimitero per animali da affezione in adempimento all’atto d’indirizzo n.18 del 30.03.2005 allegato al bilancio 2005;

2. a coinvolgere le associazioni di volontariato che operano  in difesa degli animali domestici per dare concretezza al progetto.


Terni, 20 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(G.M.Associazione Politico –Culturale “E. Berlinguer”)


Auguro un Natale pieno di sogni e felicità


Rivolgo a tutti gli amici e alle loro famiglie i più sinceri auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo.
Il 2013 segni per ciascuno di noi l’inizio di un periodo ricco di momenti sereni, di concretizzazione dei desideri e delle aspirazioni personali, nonché la realizzazione con successo dei propri progetti di vita.
Ed allora a mezzanotte del 31 dicembre tutti insieme alziamo i calici e brindiamo ad un 2013 pieno di affermazioni e amore.

Giocondo Talamonti




Ridicolo è…


La storia infinita degli accorpamenti, più che “schizofrenica”, rischia di diventare ridicola. 
Ridicolo è considerare le indicazioni del consiglio comunale improprie, come se il parere espresso non interpretasse la volontà e gli interessi della gente.
Ridicolo è pretendere di voler tramutare in vangelo interpretazioni traballanti in tema di accorpamenti, solo perché si è titolari di delega a proporre soluzioni alla regione.
Ridicolo è far finta di non capire che certi istituti, come l’IPSIA, hanno complessità tali da dover prescindere dai parametri numerici usuali.
Ridicolo è pretendere di dare incremento a nuovi indirizzi (Liceo sportivo), promuovendoli laddove il bacino di utenza potenziale è più basso.
Ridicolo è creare maxi assembramenti fra istituti di diverso indirizzo, creando disagi che imporrebbero correzioni nel breve periodo.
Ridicolo è ignorare le indicazioni che suggeriscono accorpamenti per affinità di indirizzo.
Ridicolo è che le idee in materia di abbinamento risultino confuse anche fra chi dovrebbe avere una pur minima competenza.
Per superare l’impasse, basta farsi guidare da un principio ineludibile: la  formazione dei giovani deve essere finalizzata alla crescita economica locale, in primis e, sulla scorta delle potenzialità occupazionali del territorio, garantire il necessario supporto di risorse umane, sia in termini di qualità, che di numeri.
Quando questo sarà più chiaro, tutti potremo essere meno ridicoli.  


Terni, 19 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”





Outokumpu -Vigilare sull’evoluzione di eventi


Se da una parte, le vicende che hanno riguardato le sorti di Taranto possono, seppure egoisticamente, aprire prospettive favorevoli al consolidamento del sito ternano, nel senso del mantenimento di un polo produttivo nazionale, le dimissioni di Monti minacciano di complicare maledettamente le cose.
In verità, l’incontro di Roma fra Claudio De Vincenti e le istituzioni locali sul tema hanno prodotto, stando alle valutazioni del Sottosegretario, concrete garanzie sull’appetibilità del sito ternano da parte di importanti  gruppi italiani e stranieri.
Tutto bene, allora?
Pensatela come volete, ma da ternano prudente (o se preferite, diffidente) solo a trattativa conclusa nei parametri auspicati, mi sentirò di gioire. Nel frattempo, sto con gli occhi aperti, anzi spalancati e consiglio a quanti, a vario titolo interessati alla vicenda, di tener desta l’attenzione.
E’ apprezzabile che il governo faccia sentire la sua voce sulla cessione che la Outokumpu intende fare della TK-Ast, in merito allo spessore dell’acquirente e alle modalità di vendita, per non deludere le attese italiane e locali.  
Il rischio che questa possibilità sia destinata a naufragare esiste immutata, al pari della possibilità di consegnare solo alla venditrice la soluzione del problema. Il pericolo che i finlandesi lo facciano seguendo interessi personali è alto, così come  è elevata la probabilità che la scelta non collimi con le aspettative della popolazione. 
Non è il caso di fasciarsi la testa prima di essersela rotta, né di istruire processi alle intenzioni, ma trattare il tema nelle sedi istituzionali territoriali è ora diventata una priorità irrinunciabile e improcrastinabile.
La salvaguardia dei livelli produttivi, la conservazione di quelli qualitativi, il mantenimento della forza lavoro, il rifiuto di ‘spacchettamenti’, sono punti cardine da cui ha origine ogni valutazione responsabile sul tema. Le perplessità non mancano: qualcuno ha già detto che, nel caso di cessione, per sei mesi non ci saranno timori occupazionali. Questa non è un’affermazione tranquillizzante, se mai avesse preteso di esserlo. La domanda è: “poi.. che succederà?”
Se dovesse attivarsi un ricorso alle decisioni assunte dalla commissione antitrust della Comunità europea, quali probabilità ha di essere accolto? Chi ha più credito a presentarlo in vista di un eventuale accoglimento?
Tutte queste domande devono avere risposte precise. La città non può permettersi il lusso di vedersi limitare  una risorsa primaria, intorno alla quale ruota oltre la metà del suo sistema economico. 
Dovranno essere le istituzioni, le parti sociali, i politici locali, le forze produttive territoriali ad amplificare in sede nazionale ed europea le preoccupazioni e le speranze dei lavoratori della “Terni”.
Il silenzio che circonda il tema, le assicurazioni date, il distacco che si avverte nel quotidiano non sono il miglior modo di affrontare il delicato problema. La partecipazione deve essere collettiva.
Chiamare all’allerta tutti non è allarmismo fine a se stesso, ma strumento indispensabile a vigilare sull’evoluzione di eventi che possono segnare nel bene o nel male il futuro della città.

Terni, 12.12.’12

Giocondo Talamonti




Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che dopo un processo durato venticinque giorni, il 15 giugno 2000, Enrico Forti, è stato ritenuto colpevole dell’omicidio di Dale Pike da una giuria popolare;

considerato che il nostro tempo debba ispirarsi a valori forti che si richiamino alla dignità della persona, alla giustizia, al rispetto del bene comune;

visto che da quanto risulta sui siti internet, la sentenza ha lasciato esterrefatti i presenti e quanti avevano seguito il dibattimento processuale, increduli che una giuria abbia potuto emettere “oltre ogni ragionevole dubbio”, un verdetto di colpevolezza basato soltanto su flebili e confuse prove circostanziali;

considerato che per il caso dell'omicidio di Perugia dove era coinvolta l'americana Amanda Knox, gli americani hanno sempre detto che la giustizia italiana è superficiale, ma ritengono definitivo il caso di Enrico Forti, condannato dopo un processo durato solo 25 giorni, pur dichiarandosi innocente e già in carcere da 12 anni;

preso atto che nonostante la Convenzione di Vienna garantisca l’immediata assistenza legale in caso di arresto di un cittadino in uno Stato diverso dal proprio e l’automatica simultanea comunicazione alle autorità consolari locali del cittadino stesso., sembra( dal sito internet) che non sia stata applicata per Enrico Forti, tanto che il Consolato Italiano ne venne a conoscenza casualmente dai giornali nove giorni dopo e che alla protesta ufficiale, la polizia inviò una lettera di scuse per “l’involontaria” omissione;

considerato che  il caso Forti è un caso umanitario analogo al sequestro dei “marò” in India per i quali,  come a ciascun cittadino italiano che ovunque si trovi, si deve poter contare sulle istituzioni della propria patria;

preso atto che molti sono gli italiani che hanno fatto sentire la propria voce in tema di legalità ed in particolare per il caso Forti;

ritenuto che anche la nostra voce equivalente ad un granello di sabbia, ma pur sempre una voce che insieme ad altri voci che si levano da più parti del nostro Paese può ottenere la revisione del processo;


si chiede al Sindaco di Terni di:

•       far giungere al Ministero degli Esteri la voce dei ternani perché Enrico Forti e i suoi familiari non restino soli e si avvii un percorso per accertare la verità; uno dei tanti modi per aiutare le giovani generazioni a comprendere meglio l'importanza di una cultura basata sulla legalità e per fare in modo che la società di domani sia più vivibile di quella di oggi.

•        coinvolgere le trasmissioni come “Chi l’ha visto?”, “Quarto Grado” “Report” perché ci sia un ritorno mediatico di risonanza mondiale e perché con il caso Enrico Forti si affronti il valore della giustizia, se non altro per mantenere viva la piccola fiammella di speranza che lo farebbe sopravvivere in attesa del giorno in cui gli verrà concessa la possibilità di dimostrare la sua innocenza.


Terni, 12 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)


Mauro Nannini
FdS-RC




MOZIONE. Sicurezza sociale.


Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che da più parti vengono segnalati furti in abitazioni, presso sedi di associazioni, compagnie assicurative e studi privati ;

preso atto che sono sempre più frequenti raggiri per entrare nelle case dei privati, l’ultimo dei quali consistente nel consegnare gratuitamente, nelle aree di parcheggio e nei distributori di benzina, portachiavi, contenenti al loro interno un microchip in grado di  segnalare la posizione degli individui che l’hanno ricevuto per entrare nella loro abitazione senza preoccupazioni;

consapevoli che occorre acquisire piena coscienza sulla gravità di questi fatti, senza ricorrere ad esagerazioni sulla loro portata e con la necessaria attenzione di non diffondere allarmismi   fuori luogo;

ritenuta  necessaria l’esigenza di promuovere prima che sia troppo tardi, iniziative concrete, efficaci e con ampia partecipazione popolare mediante un mirato programma educazionale per il quale va investita, in primis, la scuola anche per il preoccupante fenomeno delle baby gang;

ritenuto  che sarebbe più opportuno impegnare le forze dell’ordine in compiti di controllo di tutti i territori in qualsiasi ora, distogliendole da accertamenti che in tale clima appaiono meno preoccupanti;

tenuto conto che occorre promuovere una più efficace forma di collaborazione fra le forze dell’ordine e i singoli cittadini attraverso tipologie da studiare insieme;




si impegna il Sindaco e la Giunta a:


•       porre al centro dell’attenzione la gravità di tali fatti e a riferire al Consiglio eventuali iniziative assunte con le forze dell’ordine e con la prefettura, organi deputati al controllo del territorio;

•       prendere opportune iniziative con la scuola per fare acquisire, a  chi la frequenta, una cultura che valorizzi oltre ai rapporti di convivenza e di cittadinanza fra comunitari ed extracomunitari, il concetto di comportamento responsabile;

•       diffondere fra i concittadini le strategie utili a rendere la città più sicura;

attuare politiche di sostegno ad iniziative tese a contenere i problemi di criminalità, di consumo di droga ed alcolici che colpiscono anche le generazioni più giovani;

coinvolgere la cittadinanza e le associazioni in un confronto costruttivo che porti sempre più a dare della città di Terni un’immagine di realtà vivibile e sicura;

considerare la lotta alla droga uno dei temi centrali,  da condurre unitariamente e in maniera capillare visto che la droga costituisce la fonte principale che porta a delinquere  ;

sollecitare una normativa regionale affinché siano potenziati gli strumenti di contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata;

predisporre un progetto di estensione dei sistemi di videosorveglianza nelle zone a rischio;

monitorare, per tutelarle, quelle zone centrali e periferiche ove si verificano con una certa continuità furti e violenze nei confronti dei cittadini;

ampliare l’illuminazione notturna nelle aree in cui si potrebbero verificare atti di criminalità.


Terni, 12.12.’12


Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)
Claudio Campili
IdV





Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il rapporto ISTAT sul mercato del lavoro a livello nazionale (Livello più alto dal 1992. Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,1%, fra i giovani al 36,5%, in un anno +5,8%), fornisce dati drammatici sulla situazione della nostra regione con 7000 posti di lavoro persi e con 14 mila persone in più in cerca di occupazione nell’arco dell’ultimo anno;

considerato che ad essi va aggiunto il numero altissimo di oltre 13 mila cassaintegrati a 0 ore che rendono la situazione dell’Umbria assolutamente drammatica;

visti i dati dell'Ocse sui consumi interni che dimostrano l’iniquità e l’inefficacia delle  misure prese dal governo;

ritenuto necessario invertire questa rotta suicida, a partire da sane politiche di redistribuzione;

consapevoli di uno scenario drammatico costituito da:
persone che chiedono ai negozianti di fare credito;
difficoltà delle famiglie a far quadrare la spesa, costrette a dilazionare anche piccoli pagamenti per non inceppare il bilancio domestico;
approvvigionamenti ridotti;
occupazione giovanile, sotto ai 25 anni, salita circa al 36%  ;
imprese che non trovano persone preparate per le proprie esigenze;

preso atto che questa situazione deve coinvolgere non solo le istituzioni, le associazioni datoriali, le parti sociali, ma anche i partiti e le energie migliori, intellettuali e culturali, della nostra città; percorso già all’attenzione dell’associazione “Berlinguer” ;



Si impegna il Sindaco a:

puntare su un “progetto di città”  basato sulla crescita e sull’equità con la formulazione di un piano specifico per il lavoro, per la formazione e per l’occupazione a partire dalla questione giovanile;

coinvolgere la scuola nelle procedure di risposta alle esigenze del territorio, affidandogli anche il potenziamento del settore "Educazione Permanente" utile, sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, ad inserire rinnovate professionalità e a conservare il posto di lavoro (settore oggi totalmente ignorato, per lo più aggravato da un orientamento  assente o errato);

sostenere le scelte fondate su una diversa politica economica e industriale  che preveda il coinvolgimento delle associazioni delle imprese con l’assunzione di un  ruolo più incisivo.


Terni, 10 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)





Al Sindaco Del Comune Di Terni



Premesso che l’art.54 del D.Lgs. 152/06 regola a difesa del suolo, “il complesso delle azioni ed attività riferibili alla tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e collettori, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, nonché dei territori a questi connessi, aventi le finalità di ridurre il rischio idraulico, stabilizzare i fenomeni di dissesto geologico, ottimizzare l’uso e la gestione del patrimonio idrico, valorizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche collegate”;

tenuto conto che i cambiamenti climatici, già in atto da qualche anno, impongono una rivisitazione delle norme per la sicurezza del territorio con particolare attenzione all’edilizia e all’urbanistica;

visto che il sistema viario della città viene spesso a soffrire per i fenomeni piovosi;

ritenuto che, del fenomeno occorre tener conto  sia nell’ordinaria manutenzione viaria, sia in fase di progettazione e realizzazione di nuove strade;

appurato che  gli attuali cambiamenti climatici sono attribuibili per una larga percentuale all’emissione di gas serra;

considerato che il riscaldamento e la costruzione di edifici è uno dei fattori che influenzano maggiormente il bilancio energetico della società e sicuramente è l’aspetto più importante su cui concentrare gli sforzi per ridurre l’emissione di gas serra;

visto che la struttura organizzativa della “difesa del suolo” assume il carattere della prevenzione attraverso la pianificazione, la programmazione e la Tutela dell’Ambiente;


si impegna il Sindaco a:

riferire sulla programmazione e sul monitoraggio relativi agli interventi sul territorio e sulle opere per la difesa e l'assetto idrogeologico;
seguire ed autorizzare interventi ritenuti necessari per la tutela delle montagne della conca ed in particolare di quelle zone che sono state interessate dai recenti incendi estivi;
porre, alla luce dei cambiamenti climatici, la dovuta attenzione alle nuove opere riguardanti l’edilizia e l’urbanistica;
far compiere una costante  manutenzione ai “pozzetti” per la raccolta delle acque piovane nonché la manutenzione delle strade;
prestare attenzione alle modificazioni apportate dai cambiamenti climatici sull’assetto del territorio;
tenere sotto controllo l’inventario dei fenomeni franosi anche in rapporto agli eventi che si sono determinati in passato;
coinvolgere la scuola (di ogni ordine e grado) e l’università in un programma che vede gli studenti affrontare le tematiche della tutela ambientale con particolare attenzione al rispetto dei fattori che la determinano.


Terni, 10 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)



MOZIONE. Rappresentanza dello sport a Terni


Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che lo sport può essere considerato una scuola di vita perché insegna al confronto, alla socializzazione ed al rispetto tra individui;

considerato che è fondamentale nell'educazione dei ragazzi il valore di adeguarsi alle regole e al confronto con l’antagonista, da cui trarre comportamenti validi per l’insieme delle relazioni fra persone;

visto che la città di Terni può vantare Associazioni di spicco in tutti i campi dello sport per i quali raccoglie l’attenzione nazionale non solo per le iniziative proposte ma anche per l’elevata professionalità dei suoi dirigenti sportivi;

considerati i successi ottenuti dalle iniziative promosse e la pluralità degli impianti sportivi che hanno consentito l’affermarsi della cultura del movimento e della salute;

accertato che molte sono le associazioni sportive che si dedicano allo sport praticato e alla socializzazione di quei giovani, e meno giovani, diversamente abili;

preso atto della qualità, dell’impegno e della professionalità delle locali Federazioni, della FIASP, degli Enti di promozione sportiva dei Gruppi sportivi e del Coni provinciale;

considerato che Terni si sta gradualmente spogliando del suo appezzabile sistema sociale del quale si auspica che almeno nello sport sia salvaguardato quel ruolo di direzione acquisito in fatto di competenze, merito e capacità pregresse;

ritenuto che la città di Terni verrà a trovarsi ancora una volta in posizione di subordine rispetto a Perugia malgrado abbia espresso, a livello dirigenziale, personaggi sicuramente di spicco a livello nazionale;


si impegna il Sindaco a:

1. proporre che, nella riorganizzazione del Coni regionale (la cui sede è prevista a Perugia), il Presidente venga designato tra i dirigenti del sopprimendo Coni provinciale di Terni, non solo per un riequilibrio territoriale, ma anche perché la città possa continuare ad avere quel ruolo di eccellenza che l’ha contraddistinta fino ad ora;

2. far si che lo sport, nei programmi dell’amministrazione, continui ad esercitare l’azione di stimolo tra i giovani ivi compresi i ragazzi ed adulti diversamente abili, perché possano crescere in maniera armonica.


Terni, 10 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)





Al Sindaco del Comune di Terni



Rif. Prot. 0175566 del 20.11.2012

Con la mozione si intende impegnare il Sindaco e la Giunta:
al superamento dell’incenerimento dei rifiuti;
allo sviluppo della Green Economy;
a puntare al 65% della raccolta differenziata;
a coinvolgere il mondo scolastico perché si sviluppi sempre più la cultura dello smaltimento, del riciclo e del riuso.


Terni, 5 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)



IL FERMAGLIO


In uscita "IL FERMAGLIO numero 1", Periodico del Gruppo Consiliare Misto –Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”- di Terni.


Perchè... "Il fermaglio"?

Un fermaglio serve a tenere insieme degli oggetti, come capelli, fogli, una cravatta alla camicia, ma anche le idee. Almeno quelle che meritano di essere raggruppate. Non solo le nostre, ma anche quelle che ci arriveranno dai lettori.
“Il Fermaglio” è un modo per avvicinare e stimolare la città nell'analisi dei problemi, ma anche per dire che crediamo nei principi che stanno alla base della sinistra e per confermare soprattutto la volontà di sentirci tutti protagonisti di una società in continua evoluzione. Pur nel contenimento degli spazi e delle disponibilità finanziarie, vogliamo provare a riallacciare quel cordone ombelicale con il mondo del lavoro e coltivare la speranza in una società più libera.



Gli articoli contenuti in questo numero sono:
1) Non c’è chiarezza…non si tocca un bullone
2) Perché…”il fermaglio”?
3) Agire con il massimo di energia di Mario Andrea Bartolini
4) Una via o una Piazza ad Enrico Berlinguer
5) Cara&melle di Gianni Schicchi
6) “Le briciole” di Effe Elle




Il numero è disponibile qui




Per contattare la redazione de “Il Fermaglio” per osservazioni, commenti, contributi o richiedere copia via e-mail, scrivere all’indirizzo:
giocondo.talamonti@email.it





Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che l’attuale provincia di Terni non rientra in nessuno dei due requisiti minimi previsti per la sua conservazione ( 350 mila abitanti e Terni ne conta 234 mila, mentre per quanto concerne l’estensione territoriale occorrono 2500 chilometri quadrati e l’attuale ente ne annovera 2122);

considerato che nel riequilibrio territoriale si sono frapposti ostacoli: la difesa di Terni, richiesta a tutti i comuni umbri, ha trovato resistenze futili (fra le quali le tifoserie delle squadre di calcio, il dover cambiare la targa della macchina etc.)  che non hanno consentito la difesa della sua autonomia;

ritenuto che il riequilibrio territoriale delle due province umbre è un problema che andava risolto per salvaguardare l’intera  Regione Umbria in contrasto con chi ha pensato esclusivamente al proprio orticello; difendere Terni significava in qualche modo difendere l’autonomia dell’intera area regionale;

visto che già la popolazione scolastica dell'Umbria sembra non essere sufficiente per mantenere l’autonomia della direzione scolastica regionale e per questo si prefigura un accorpamento con le Marche, a cui verrà attribuita la sede e il direttore interregionale;

tenuto conto che la perdita di autonomia dell'Ufficio scolastico regionale, già depotenzia l'Umbria, perché costituisce un’apripista per la costituzione di un’”area vasta” con perdita delle singole autonomie.

Valutato che l’intera operazione  farà perdere l’identità ed il senso dell’appartenenza creando disservizi enormi per tutti gli uffici;


si impegna il Sindaco e l’assessore competente a:

1) contrastare tale tipo di politica basata sul risparmio e non sull’efficacia e l’efficienza degli uffici;

2) coinvolgere tutti gli enti istituzionali perché Terni e l’Umbria non perdano la loro autonomia con argomentazioni che non siano campanilistiche e assunte per tempo;

3) sostenere, per un giusto equilibrio, insieme a tutti gli enti istituzionali, nel caso in cui la sede direzionale scolastica venga portata ad Ancona, che la nomina del direttore interregionale sia conferita ad una figura conoscitrice della scuola umbra.


Terni, 3 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)




Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che la legge 68/’99 ha come obiettivo l'inserimento lavorativo presso le aziende private e gli Enti Pubblici delle persone disabili e di coloro che appartengono alle categorie equiparate (vedove, orfani per servizio e per lavoro e profughi);

vista la legge 104/’92 che rappresenta una conquista sociale non solo per i lavoratori, ma anche  per coloro che assistono famigliari con handicap (figli, coniugi o parenti disabili);

preso atto che nel settore della “non autosufficienza”, (anziani ed adulti,disabili) la spesa media dell’Europa rispetto all’Italia è superiore del 31%;

consapevoli che la rete del welfare non è un mero fattore di spesa, ma garanzia di diritti di cittadinanza e fattore insostituibile di crescita e di sviluppo;

tenuto conto dell’assistenza di cui abbisognano i “non autosufficienti” per i quali è necessario garantire la qualità del servizio, teso a rispondere adeguatamente alle esigenze della persona;


si impegna il Sindaco a:

1) farsi promotore attraverso ANCI e Regione Umbria, nei confronti del governo nazionale perché le sanzioni previste dalla legge 68/’99 siano inasprite per quelle aziende che preferiscono pagare una multa anziché assumere un invalido;

2) non demandare alcuna attività a Cooperative di servizi e ad imprese che non applicano la legge 68/’99;

3) intervenire presso le Istituzioni competenti perché la legge 104 sia autenticamente interpretata e applicata nel suo spirito e perché le persone “non autosufficienti” non siano considerate un costo sociale;

4) favorire l’assunzione dei disabili, nel rispetto della normativa, presso l’Ente comunale perché sia data loro accoglienza, dignità, futuro, speranza, equità e giustizia sociale;

5) verificare se il numero dei disabili impiegati presso il Comune risponde alle percentuali fissate dalla L.68/’99;

6) favorire, attraverso il coinvolgimento dei Centri riconosciuti a livello nazionale (CTP e CCEP-UNLA), la formazione delle assistenti domiciliari (le cosiddette badanti) utile a garantire i diritti degli assistiti e a dare risposte concrete ai loro bisogni.


Terni, 3 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)




Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il Consiglio comunale ha deliberato, nella seduta dell’8 maggio 2012, un atto di modernità in tema di integrazione degli immigrati fondato sul presupposto di coniugare la cultura della sola assistenza con la cultura del fare, del rispetto, della dignità dell’altro “ non ti do per mangiare il pesce, ma ti insegno a pescare” ;

considerato che espressione di tale atto è la “Consulta per l’integrazione” necessaria ad evitare ripercussioni razziali sul nostro tessuto sociale e a favorire la condivisione di valori ed intenti tra tutte le etnie che popolano la nostra città (12mila abitanti di Terni provengono da altre nazioni comunitarie e non);

visto che il “regolamento per l’integrazione” prevede che il presidente della Consulta sia eletto dai 25 membri componenti l’organo per cui potrà partecipare a tutte le riunioni del consiglio che avranno come oggetto l’analisi e l’approfondimento di ciò che riguarda le tematiche dell’integrazione;

considerato che, nonostante le pressanti sollecitazioni, non è stata ancora fissata la data per eleggere i membri della Consulta;


si impegna il Sindaco e la Giunta a:

1) dar seguito a quanto contenuto nella mozione sull’immigrazione presentata il 22 ottobre 2012 e nelle interrogazioni in materia del 5 e 26 novembre  2012.

2) fissare prontamente la data delle elezioni in conformità ai regolamenti che l’amministrazione si è data;

3) sostenere  con atti concreti il notevole salto culturale proposto dal Consiglio comunale con l’inserimento del tema dell’immigrazione nel contesto delle politiche che riguardano la sicurezza, l’istruzione, il welfare, la parità di genere, la diversità religiosa, le scelte urbanistiche.


Terni, 3 dicembre 2012

Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”-)

Mauro Nannini FdS-RC




Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il quadro generale della “Terni” si  inserisce all’interno di una crisi mondiale della siderurgia; 
visto che Outokumpu neo-acquirente e pronto rivenditore del sito di Terni desta non poche preoccupazioni in merito alle scelte che si appresta a fare; la vendita del sito ternano, in primis, dovrebbe rispondere a logiche produttive e di continuità occupazionali per poi dirigersi verso investitori industriali, piuttosto  che verso soggetti finanziari;

ritenuto che l’attenzione va rivolta: 1) al peso internazionale dell’acquirente in vista della conservazione della competitività; 2) ai volumi produttivi che riconfermino, almeno, gli attuali assetti occupazionali; 3) all’integrazione del sito di Terni in tutte le sue produzioni e articolazioni;

considerato che la preoccupazione nasce dal fatto che nulla, o quasi, si conosca degli acquirenti; né, tantomeno, si sa qualcosa di chi sta trattando e a quali condizioni;  che poco è dato sapere circa gli impegni della TK-AST e le motivazioni vere che l’hanno portata ad abbandonare il sito di Terni; che si vaga nel buio fitto a proposito delle prospettive che vorrebbero il sito ternano assoggettato alla scelta della Thyssenkrupp di distrarre la produzione a vantaggio del sito tedesco in Alabama;

ritenuto opportuno che le procedure di cessione, non a portata delle iniziative locali, coinvolgano il Governo Monti in considerazione del fatto che il Presidente del Consiglio si è mosso già, trattando la questione “Terni” con lo stato finlandese; 

riconosciuto alle parti sociali e istituzionali di essersi, fin qui, mosse bene;

tenuto conto che la percezione della complessità dell’operazione sulla comunità locale non è adeguatamente avvertita e che un attendismo sulle decisioni da prendere è quanto mai pericoloso per cui tutti dobbiamo stringerci intorno alla nostra “Terni” in considerazione che uniti si è molto, divisi si è niente (il passato docet);


si impegna il Sindaco a:

sollecitare il momento di chiudere la partita sul tavolo del Governo;

interessare i parlamentari umbri ad intervenire sia a livello nazionale che europeo, facendo leva sulla centenaria esperienza e professionalità delle maestranze, sull’ eccellenza del sito e sul peso strategico della sua  produzione in Italia e in Europa;

a mettere in atto iniziative tese a far si che la città non abbassi la guardia e mantenga alta l’attenzione sulla questione. 


Terni, 26 novembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto-Associazione Politico Culturale “E.Berlinguer”)
Mauro Nannini (RC-FdS)





“La mano destra non sappia quello che fa la sinistra” , diceva l’evangelista Matteo a proposito dell’elemosina. Ma la stessa massima s’adatta perfettamente all’assenza di intesa, coordinazione e scelte politiche fra  Comune e Provincia. Disattenzione? Provocazione? Incomprensione? Di qualsiasi cosa si tratti, è un intollerabile modo di gestire i pubblici interessi.
Il Consiglio comunale aveva affrontato l’argomento degli accorpamenti, stabilendo un principio ispiratore per le annessioni e per l’attivazione di nuovi indirizzi degli istituti secondari di secondo grado. La Provincia, ente competente a proporre alla Regione il piano per la riorganizzazione della rete scolastica e per l’offerta formativa, non ha affatto tenuto conto di quanto indicato, dopo approfondita analisi, dal Comune di Terni. 
L’occasione era un invito alla collaborazione rivolto all’Amministrazione provinciale per stabilire le migliori procedure e criteri in tema di abbinamenti delle secondarie superiori: istituti tecnici con istituti tecnici, umanistici con umanistici, professionali con professionali evitando “aggregazioni” non garanti del futuro in ordine alla stabilità della scuola ternana; per le restanti scuole il criterio indicava la formazione di Istituti Comprensivi di scuola materna, elementare e media, il tutto da fare con gradualità e senza la fretta che ha contraddistinto le precedenti proposte. Il suggerimento, in armonia con le indicazioni ministeriali, mirava a facilitare, nell’uniformità degli indirizzi, l’azione dei dirigenti scolastici e dei consigli d’istituto.
Aver ignorato tutto questo ha prodotto un imprudente segnale per gli interessi della città. Oltre ad offrire ai cittadini una pessima immagine gestionale, la risposta  in termini di efficienza formativa si rivela estremamente  compromessa.
Il momento complesso che il paese e i ternani stanno vivendo impongono attenzioni che passano necessariamente attraverso la scuola e l’offerta formativa. Complicarne l’iter non giova a nessuno.
Anche l’abbinamento del Liceo dello Sport ad un istituto scientifico narnese è di difficile comprensione, tenuto conto del fatto che il bacino di utenza ternano potrebbe assicurare una più larga partecipazione a questo indirizzo.
Il piano, inviato dalla Provincia in Regione non rappresenta una soluzione logica, perché vede l’unione  degli Istituti Casagrande-Cesi-Geometri (1600 studenti circa fra professionale e tecnici) e l’isolamento dell’ITIS “L. Allievi” esponendolo probabilmente  all’accorpamento nel prossimo anno.
Altra anomalia è rappresentata dall’assegnazione a ben tre istituti  del medesimo indirizzo linguistico. 
Se la Provincia ha chiuso gli orecchi alla voce del Comune, si auspica che non lo faccia la Regione. Il problema si autodefinisce e domande chiarificatrici qualcuno dovrà porsele. La città aspetta, ma la pazienza non è infinita.


Terni, 26 novembre 2012


Giocondo Talamonti




Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che quello che è accaduto a Gaza è terribile e che ancora una volta il conflitto Israele Palestina ha ucciso uomini e donne e bambini inermi e incolpevoli, colpendo duramente il popolo palestinese, reo solo di chiedere diritti: diritto a vivere, ad avere un futuro, a potersi dire stato e popolo;

considerati i bombardamenti e le stragi  verificatesi, per le quali occorre stringersi a fianco di tutte le vittime per esprimere la piena solidarietà ad un popolo che da decenni si vede negati i propri diritti;

ritenuto che la tregua, risultato importante per la popolazione palestinese, costituisce il primo passo per lavorare ad una pace giusta e duratura;

preso atto che ogni sospensione della belligeranza permette alla gente di Palestina di alleviare le proprie sofferenze e che non può che incontrare il favore dell’Associazione “E. Berlinguer”;

consapevoli che nessuna tregua e nessuna pace potrà concretizzarsi fintanto permane l’occupazione delle terre palestinesi da parte di Israele.


si impegna il Sindaco a:

1) farsi promotore perché l’Italia, insieme all’ Europa, dica no alla guerra a Gaza e al massacro del popolo palestinese, lavorando ad una pace giusta e duratura;

2) chiedere giustizia e pace per tutti i popoli mediorientali;

3) condannare tutte le politiche di aggressione e di occupazione, (strumenti moderni di un colonialismo occidentale mai morto).

4) far sentire lo sdegno dei ternani per il silenzio assordante del governo Monti.

5) rispondere positivamente all’appello di Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale della Tavola della pace per far crescere la mobilitazione e la pressione sui responsabili della politica nazionale ed europea.


Terni, 26 novembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)
Mauro Nannini (RC-FdS)




Sindaco del Comune di Terni
 Presidente del Consiglio Comunale

Vista la mozione sull’ immigrazione presentata il 22 ottobre 2012;

Vista l’interrogazione del 5 novembre 2012;

Visto il regolamento della Consulta per l’integrazione per il quale il Presidente del Consiglio comunale ha rilasciato il 13 maggio 2012 al Messaggero la seguente dichiarazione: “un atto straordinario  che riposiziona Terni all’avanguardia nel campo delle politiche di integrazione e che istituzionalizza la lunga tradizione di accoglienza che è nel Dna di ogni famiglia ternana.  Un atto non semplice, soprattutto nella sua gestazione, che il consiglio comunale nella sua interezza, ha saputo interpretare con spirito di modernità e maturità, mettendo da parte posizioni ideologiche, con un’impostazione la quale considera l’integrazione non come un problema da gestire ma come un’opportunità da cogliere. Il voto pressoché unanime ne è testimonianza…” 

considerato che  la popolazione ternana è fortemente interessata all’integrazione dei circa 12mila immigrati; 


si chiede al Sindaco di:

1. portare a conoscenza gli ostacoli che si frappongono all’elezione dei membri della Consulta

2. comunicare i nominativi dei soggetti che si stanno occupando dell’organizzazione dell’elezione e se stanno rispettando i tempi regolamentari previsti;

3. far conoscere la data delle elezioni, se è stata fissata;


si chiede al Presidente del Consiglio di:

1) inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la discussione sui diritti degli immigrati.



Terni, 26 novembre 2012



Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)
Mauro Nannini (RC-FdS)





Il quadro generale della “Terni” si  inserisce all’interno di una crisi mondiale della siderurgia. L’Outokumpu che ha acquistato il sito di Terni suscita non poche preoccupazioni in merito alle scelte che si appresta a fare. In primis la vendita del sito ternano dovrebbe rispondere a logiche produttive e di continuità occupazionali e, quindi, dirigersi più a investitori industriali, che non finanziari. L’attenzione va rivolta al peso internazionale dell’acquirente in vista della conservazione della competitività; ai volumi produttivi che riconfermino, almeno, gli attuali assetti occupazionali; all’integrazione del sito di Terni in tutte le sue produzioni e articolazioni.
La preoccupazione dell’Associazione “E. Berlinguer” nasce dal fatto che nulla, o quasi, si conosca degli acquirenti; né, tantomeno, si sa qualcosa di chi sta trattando e a quali condizioni; poco è dato sapere circa gli impegni della TK-AST e le motivazioni vere che l’hanno portata ad abbandonare il sito di Terni. Si vaga nel buio fitto a proposito delle prospettive che vorrebbero il sito ternano assoggettato alla scelta di volumi della Thyssenkrupp a vantaggio del sito tedesco in Alabama.
E’ difficile orientarsi nel caos informativo attuale, forse creato ad arte. E, allora, occorre che l’interlocutore dei finlandesi abbia credito politico internazionale; bisogna coinvolgere, dunque, il Governo Monti. Soprattutto in considerazione del fatto che il Presidente del Consiglio si è mosso già, trattando la questione “Terni” con lo stato finlandese. La soluzione non è alla portata di iniziative locali, a rischio di compromettere i risultati, solo per ottenere una visibilità territoriale.
Pur riconoscendo alle parti sociali e istituzionali di essersi mosse bene, è questo il momento di chiudere la partita sul tavolo del Governo. I parlamentari facciano ciò che devono sia a livello nazionale che europeo, in considerazione della centenaria esperienza e professionalità delle maestranze per un sito riconosciuto da tutti di eccellenza per il peso strategico della sua  produzione in Italia e in Europa.
La città non abbassi la guardia. La percezione di un attendismo pericoloso grava sulle decisioni da prendere. La partita è difficile e tutti, dico tutti dobbiamo stringerci intorno alla nostra “Terni” in considerazione che uniti si è molto, divisi si è niente. La storia insegna.

Giocondo Talamonti


Terni, 22 novembre 2012





INTERROGAZIONE: Polo dell’incenerimento


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che qualsiasi attività umana, ogni processo di trasformazione della materia, tutti gli strumenti utilizzati dall’uomo per produrre ricchezza, implicano l’accumulo di scorie, un eccesso inutilizzabili di materiali che necessitano di essere smaltiti perché, oltre che invasivi, possono essere pericolosi per la salute. La ricerca dell’equilibrio fra la produzione e lo smaltimento dei rifiuti prodotti, impegna e impegnerà sempre più le moderne comunità e si esprimerà in livelli qualitativi della vita armonizzabili con il rispetto dell’ambiente in cui si vive.


Constatato che dal Piano dei rifiuti, si percepisce che la Regione Umbria intende far ricorso al  suo incenerimento;


tenuto conto delle firme raccolte dai partiti: SEL, PRC e IDV (oltre 6500) contro la riattivazione dell’incenerimento a Terni;

vista la delibera regionale n.1288 del 23 ottobre 2012 che invita l’Ati4 a modificare il Piano, prevedendo anche la riattivazione dell’inceneritore;


vista la delibera della giunta comunale n.44 del 13.02.2008 avente per oggetto: Affidamento incarico all’ASM di Terni Spa per la predisposizione di un piano straordinario per lo sviluppo e implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani –atto di indirizzo;


richiamato il D.Lgs 16/01/2008 che ribadisce gli ambiziosi obiettivi percentuali di raccolta differenziale da conseguire a livello nazionale, così come di seguito riportato:
45% entro il 2008;
50% entro 2009;
60% entro il 2011;
65% entro il 2012

preso atto che gli obiettivi di raccolta differenziata nell'Ambito territoriale di Terni, presentano livelli ancora troppo bassi, rispetto alla media regionale;

considerata la politica delle 5 R vale a dire:Ridurre, Riutilizzare, Riparare, Riciclare, Rallentare che lega lo sviluppo, la salute e l’ambiente;


si chiede al Sindaco e alla Giunta se:

l’obiettivo strategico è il superamento dell’incenerimento dei rifiuti in tutta la Regione e lo sviluppo della Green Economy nella gestione del ciclo dei rifiuti e della riconversione ambientale dell’economia regionale.

le iniziative e le risorse economiche investite consentiranno il raggiungimento della raccolta differenziata al 65% in tempi ragionevoli;

nelle scelte politiche dell’amministrazione comunale, tutte le iniziative sociali, comunque indirizzate ai bisogni della cittadinanza sono passate prima al vaglio severo della sicurezza e della salvaguardia dell’integrità della salute dei cittadini.

i progetti del Comune, in materia, hanno coinvolto il mondo scolastico (perché  si sviluppi sempre più in ciascuno di noi la cultura dello smaltimento, del riciclo e del riuso) e quale ricaduta hanno avuto.


Terni, 19 novembre 2012


Giocondo Talamonti (Associazione “E. Berlinguer”)
Nannini Mauro (FdS-RC)





Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio Comunale
Agli Assessori competenti
Al Segretario Generale del Comune




PREMESSO
che il Consiglio Comunale ha approvato un atto relativo alla riorganizzazione della rete scolastica il 16 luglio 2012;
che il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un ulteriore atto in data 15 ottobre 2012 in cui è stata espressa la posizione del Consiglio Comunale di Terni in merito alla riorganizzazione della rete scolastica e all’attivazione di nuovi indirizzi per gli istituti secondari di secondo grado;
che il tema della riorganizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa è fondamentale per lo sviluppo della città e pertanto il Consiglio Comunale non può non avere una particolare attenzione per questo tema;

CONSTATATO
che la Provincia, ente competente a proporre alla Regione il piano per la riorganizzazione della rete scolastica e per l’offerta formativa, ha adottato un piano che non tiene conto di quanto indicato con determinazione dal Comune di Terni;

CONSIDERATO
che la Regione è l’Ente competente ad adottare il piano di riorganizzazione della rete scolastica e il piano dell’offerta formativa e può pertanto modificare la proposta elaborata dalla Provincia di Terni;
che la proposta elaborato dalla Provincia crea un maxi-polo ampliando ulteriormente l’istituto Casagrande-Cesi che assorbirebbe anche l’istituto tecnico lasciando da solo l’Istituto tecnico industriale Allievi che rischia a causa dell’esiguità del numero di studenti (poco sopra la soglia dei 600),  di risultare sottodimensionato nel prossimo anno;
che la scelta proposta dalla Provincia non opera quindi una stabilizzazione della rete scolastica, ma crea una situazione di precarietà che molto probabilmente imporrà una nuova riorganizzazione il prossimo anno; 
che la scelta realizzata non valorizza ma anzi danneggia l’istruzione tecnica della città contraddicendo così nei fatti l’intenzione tante volte dichiarata di voler sostenere questo settore dell’istruzione perché fondamentale per lo sviluppo economico della città;
che anche nella scelta degli indirizzi da attivare, la proposta elaborata dalla Provincia penalizza la città in quanto prevede l’istituzione del liceo sportivo a Narni e non a Terni come sostenuto  dal Consiglio Comunale di Terni ed inoltre crea una duplicazione degli indirizzi dotando ben tre istituti dell’indirizzo del liceo linguistico;


IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERNI
IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA

1- A sostenere presso la Regione la posizione del Consiglio  Comunale di Terni espressa nell’atto approvato il 15 ottobre 2012;

2- A chiedere alla Regione di adottare un piano di riorganizzazione della rete e un piano dell’offerta formativa che si discosti dalla proposta elaborata dalla Provincia di Terni;

3- A chiedere in particolare alla Regione di unire l’istituto tecnico per geometri non all’Istituto Casagrande-Cesi, che ha già 1200 studenti circa, ma all’istituto industriale Allievi, realizzando così anche l’indicazione espressa dalla stessa Regione di procedere ad accorpamenti tra istituti dello stesso tipo;

4- A prevedere l’attivazione a Terni, in uno dei due licei scientifici, del Liceo sportivo;

5- A non creare una moltiplicazione degli indirizzi dello stesso tipo nelle varie scuole.



Terni, 19 Novembre 2012


I Consiglieri Comunali
Ing. Giocondo Talamonti 
Prof. Antonio Baldassarre