La formazione Tecnica e Professionale, già individuata come elemento irrinunciabile delle competenze necessarie al contributo di sviluppo e di crescita di ogni realtà produttiva,era stata a lungo ricercata da un illustre nostro predecessore, Virgilio Alterocca.


Oggi le motivazioni che mossero la sua lungimiranza sono ancora più attuali
sotto la spinta di pressioni temporali e di confronto con la globalità dei mercati.
La concorrenza mondiale, prima che sul piano dei prezzi e della qualità, si
giocherà sulle conoscenze e sulle abilità degli operatori, ai quali è richiesto un inarrestabile bagaglio cognitivo cui la società è tenuta a dare concrete soluzioni.


Solo attraverso un accurato esame dei percorsi formativi necessari è
possibile guardare al futuro economico e alla crescita dei mercati con serenità e lungimiranza.



Il 24 Marzo 2011 - ore 9.30 in Viale Cesare Battisti, 131 Terni nella Sala “Diego Tripepi” si è svolto il convegno LA FORMAZIONE TECNICA E PROFESSIONALE. Questo il Programma:


Ore 9.30 Apertura dei lavori

Ing. Giocondo Talamonti - Dirigente Scolastico I.I.S. “Allievi Pertini” Terni

Hanno partecipato


•Calderini Massimo - Presidente degli Industriali Metalmeccanici
Confindustria Terni

•Salvati Carlo - Presidente CONFAPI Terni

•Franceschini Alberto - Presidente Ordine degli Ingegneri Terni

•Di Menna Massimo - Segretario Generale Nazionale UIL Scuola

•Cipiccia Enrico - Presidente Camera di Commercio

•Chiappini Faliero - Segretario Provinciale CISL Terni

•Chielli Sabatino - Direttore della Direzione Prov.le del Lavoro

•Garofoli Paolo - Amministratore Garofoli SpA Terni


E’ stato consegna il premio riservato alle eccellenze messo a disposizione dal Miur a Casciotta Francesco



CONFINDUSTRIA TERNI AVVIA UN
PROGETTO PER IL RILANCIO
DELL’ISTRUZIONE TECNICA
E PROFESSIONALE


Confindustria Terni ha attivato una
campagna di comunicazione mirata
alle famiglie ed agli studenti sul tema "Il
lavoro è nelle tue mani. Scuola tecnica:

scegli il futuro".


Per tali ragioni è stato messo in atto un
progetto attraverso il quale Confindustria
Temi si adopera per creare un più
incisivo raccordo tra le esigenze del
tessuto economico-produttivo e l'offerta
didattica e formativa delle scuole, collaborando
con le stesse, e partecipando
attivamente alla vita degli Istituti Tecnici
Industriali e Professionali del territorio.
La finalità principale è quella di conseguire
una reale integrazione tra scuole
e mondo del lavoro, attraverso un'efficace
strategia di orientamento e con azioni
di accompagnamento graduale dei
giovani verso le realtà lavorative, utilizzando
specifici strumenti, tesi a potenziare
i percorsi d'istruzione, quali l'alternanza
scuola lavoro, i tirocini e gli stage L'accordo si articola nelle seguenti aree:
orientamento scolastico e professionale;
innovazione dei curricoli scolastici;
istruzione tecnica; formazione post
diploma; formazione del personale direttivo
e docente delle scuole; sviluppo
delle metodologie e tecnologie didattiche
e di ricerca.


L' accordo prevede risultati ben individuati
ed importanti, consistenti nell'aumento
del numero degli iscritti agli Istituti
Tecnici e nella crescita del livello
qualitativo della didattica, da attuarsi
per mezzo dell'aggiornamento del corpo
docente, della modifica dei programmi
di studio, del rinnovamento dei
laboratori e, più in generale, con l'incremento
della qualità formativa riscontrabile
nelle competenze possedute dai
diplomati.

TRE DIPARTIMENTI


Ci sono momenti della vita politica e sociale di una comunità in cui se si è capaci di superare i personalismi e le divisioni di parte il vantaggio per la popolazione è enorme. Uno di questi riguarda l’Università a Terni. Le parole del Rettore Bistoni sul futuro del polo in città guardano una realtà per la quale i ternani hanno lavorato da decenni, si sono impegnati economicamente, hanno fatto indicibili sacrifici per offrire prospettive di sviluppo culturale agli studenti locali. Gli investimenti in tal senso sono stati ripagati da risultati confortanti, sia in termini di ricerca che di offerta formativa, con riscontri di tutto rilievo in tema di iscrizioni. Nelle scelte sin qui fatte, per garantire continuità e qualità dei livelli, l’atteggiamento collaborativo di tutte le forze politiche cittadine rappresenta un elemento di responsabilità irrinunciabile per gli esiti futuri del polo.

E’ inutile ricordare quanto Terni abbia pagato la difficoltà logistica e la dipendenza culturale con il capoluogo regionale, superato oggi dalle potenzialità espresse sia in materia organizzativa, che di risposta qualitativa. Oggi è scontato credere alla realtà di un ateneo umbro e non più provinciale, perseguire indirizzi capaci di attrarre studenti sulla scorta delle potenzialità economiche del territorio e le esigenze di progetti di crescita legate a condizioni vocazionali.


Nessuno è disponibile, oggi, a rinunciare ai dipartimenti di Medicina, Ingegneria ed Economia a Terni, perché significa regredire nelle prospettive di crescita cittadina, contenere le potenzialità di sviluppo, rinunciare alla competizione innovativa imposta dal progresso tecnologico. Da qui nasce l’obbligo per tutte le realtà socio-economico-culturali cittadine di intraprendere scelte condivise politicamente, nella consapevolezza che dall’unità di vedute sia possibile produrre il maggior utile sociale per gli interessi del territorio.

Giocondo Talamonti

RISOLUZIONE CONTRO LA GUERRA IN LIBIA


Al Presidente del Consiglio Comunale


Premesso che


nel contesto delle istanze di democrazia che stanno caratterizzando gli Stati Nordafricani, il regime dispotico di Gheddafi va nettamente condannato insieme alla grave complicità che ha caratterizzato la relazione tra il governo italiano e quel regime a cui era stato affidata la repressione e il contenimento militari dei profughi e degli immigrati;




non si è immediatamente intervenuti, come le circostanze lo richiedevano, nei primi giorni delle rivolte contro il Rais per far cessare il massacro dei civili e per aprire un corridoio umanitario nei confronti dei ribelli, ed ancore per garantire protezione e asilo politico ai disertori e ai profughi;




considerato che



attualmente è in corso contro la Libia una vera e propria intrusione condotta da diverse potenze occidentali – l’Italia fra queste - che, con il pretesto di difendere i diritti umani della popolazione civile, ha come obiettivi principali il controllo delle risorse energetiche, in primis il petrolio e il tentatvo di riportare sotto controllo il mondo arabo attraversato nelle settimane scorse da rivolte popolari a sfondo sociale;



l’ intervento militare guidato dalla Nato, dagli Usa, da potenze ex coloniali e da quegli Stati Arabi che in casa loro sparano sulle manifestazioni popolari, non può avere finalità umanitarie – come dimostra il numero dei morti civili in rapida ascesa - ma rappresenta un tentativo di ricolonizzazione e occupazione che contrasta con la carta delle Nazioni Unite e con l’articolo 11 della nostra Costituzione;



l’ ennesima tragedia imposta a quel popolo allontana la prospettiva di una Libia unita, indipendente, repubblicana e democratica, sola alternativa ai progetti di spartizione e di balcanizzazione che la renderebbero facile preda della voracità delle multinazionali e delle potenze straniere;



la Federazione della sinistra nel condannare


senza se e senza ma i bombardamenti in atto sulla Libia condotti da alcune Potenze occidentali con la complicità dell'Italia e nell’invocare che sia interdetto l’uso delle basi collocate sul nostro territorio dalle quali parte l’aggressione militare,


chiede che


• il Comune si faccia portavoce nei confronti del Governo nazionale per sostenere la richiesta del ritiro immediato dell'Italia dalla coalizione “dei volenterosi”, per esprimere la contrarietà all'utilizzo del territorio italiano come supporto agli eserciti in guerra e il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione italiana (“L'Italia ripudia la guerra”);


• il Sindaco coinvolgendo il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace , insieme a Comuni, Province e Regioni, alla società civile e al mondo dell’associazionismo, assuma l’iniziativa per una immediata mobilitazione per la pace e contro la guerra, per l’immediato cessate il fuoco e il sostegno ai profughi e alle vittime del conflitto.


Terni, 24 marzo 2011

Gruppo FDS

L’aiutino non è affatto trascurabile…


Parlare di doping nello Sport e pensare al ciclismo è purtroppo un parallelismo inevitabile. Le continue trasgressioni, in evidenza nella cronaca quotidiana, rinnovano il disappunto di chi ama questa disciplina e l’amarezza nel prendere atto che essa non possa svolgersi nel rispetto delle regole. L’ultima estemporanea scorciatoia, tuttavia, non ha ispirazioni farmacologiche: niente fiale, niente epo o trasfusioni, niente ormoni della crescita o bombe prêt-à-porter.

La creatività, questa volta, è entrata nel campo sconfinato della fantasia. Dunque, si tratta della bici elettrica che, naturalmente non deve sembrare affatto elettrica agli occhi dei fan e dei giudici di gara. E’ stata messo a punto un cilindro magnetico, da inserire nel tubolare che va dalla sella alle pedivelle, che s’innesca nell’asse pedali e che è in grado di erogare, a comando, 100 W di potenza in un’ora, oppure 350 W in un tempo più lungo. L’aiutino non è affatto trascurabile, specie quando al massimo dello sforzo fisico, come una salita, anche una spintarella diventa un’insperata boccata d’ossigeno. E’ da qualche tempo che il sospetto del mezzuccio s’aggira nel mondo dei pedalatori, tanto che un cenno ne aveva fatto il commentatore televisivo Cassani.

La stranezza è che non è stata approntata nessuna iniziativa di controllo da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, sempre in ritardo nell’eterna lotta fra doping e contromisure. Ma un altro sospetto s’aggiunge ai già tanti che animano questo settore dello sport magnifico e travagliato: e cioè che serva a distrarre le ricerche di irregolarità su fronti lontani da quelli usualmente perseguiti. In ogni caso, già si conoscono le tariffe e, in giro, fanno ottimi affari gli agenti di vendita del prodotto. Da 9000 a 15000 euro. C’è da attendersi una rapida evoluzione del marchingegno, sia in termini prestazionali, sia di rilevamento della presenza. C’è chi giura che sia pronto un modello che si autogenera nella canna e si dissolve come neve al sole subito dopo il traguardo.


Terni, 21.03.2011

Talamonti Giocondo

Oggi,17 marzo 2011, si celebrano i 150 anni dell’unità d’Italia, un’occasione per festeggiare l’identità nazionale e un’opportunità per ripercorrere gli eventi che nel tempo hanno segnato un percorso di libertà, ma anche per sottolineare il significato degli ideali che animarono coloro che con estremo sacrificio riuscirono a dare il volto definitivo alla nostra Nazione, facendo leva sulle potenzialità che ognuno può mettere in campo. Noi lo abbiamo fatto a scuola con l’organizzazione del convegno “150 anni dell’Unità d’Italia” e con l’esposizione della nostra bandiera che riassume in sé una bella storia di diritti. Buon Compleanno Italia!



In uscita LA SCOSSA numero 13 - Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni.
Gli articoli contenuti in questo numero sono:



1) LISTE D'ATTESA

2) Quattro chiacchiere con LIBERO PACI di Alberto Tomassi

3) Interrogazioni presentate dal Gruppo FdS

4) Le chicche del maestro sommo

5) Le molliche di ELLE EFFE


“LA SCOSSA” è distribuita gratuitamente e può essere richiesta gratuitamente anche per e-mail all’indirizzo giocondo.talamonti@email.it

Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che l’eventuale decisione della Lyondell Basell di chiudere lo stabilimento di Terni, produce un effetto domino sulle altre aziende del sito, Meraklon, Treofan, la centrale termoelettrica della Edison, strettamente collegate alla filiera produttiva.


Considerato che a tutt’oggi non si intravede una soluzione che porti serenità ai lavoratori, alle loro famiglie ed al territorio, già in sofferenza per la perdita giornaliera di posti di lavoro e assillato dalla scomparsa, nel settore chimico, di quelle professionalità che hanno dato lustro alla nostra città;


Preso atto che fino ad oggi la discussione è ferma ad un difficile accordo tra i due soggetti privati Lyondell Basell e Novamont, con un atteggiamento incomprensibile della multinazionale americana-olandese.


Temuto che la Lyondell Basell sia in procinto di lasciare senza pagare nessun prezzo, senza impegnarsi direttamente o indirettamente, in nessun progetto alternativo volto al mantenimento del Polo chimico ternano;


Visto che l’eventuale adeguamento della trasformazione impiantistica- tecnologica dei processi produttivi, compresa la conversione formativa delle maestranze, richiede, per rendere il sito competitivo e funzionale al nuovo piano chimico industriale, tempi strutturali non brevi e quindi il prolungamento delle incertezze salariali per i lavoratori;


Ritenuto che in questi casi l’unitarietà di tutte le forze politiche, sindacali e istituzionali a fianco dei lavoratori costituisce elemento di forza per la salvaguardia dei posti di lavoro;


Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:


1. continuare a sostenere con più forza e determinazione la lotta degli operai con gesti concreti (adesione e partecipazione a tutte le iniziative di pressione messe in atto, ivi compresa la recente “maratona” Terni-Roma organizzata all’insegna del «camminiamo tutti verso la soluzione»);


2. condividere con tutte le altre istituzioni , le forze sindacali, i partiti e i parlamentari umbri che il Polo ternano è strategico per l’Umbria e per l’intera chimica italiana;


3. esortare il Governo, perchè solleciti la Lyondell Basell, ad una forte assunzione di responsabilità e perché avvii, subito, un tavolo istituzionale ( dove si individuano compiti e responsabilità) ove affrontare il problema della chimica, Polo di Terni, come problema nazionale;


4. sollecitare un nuovo Patto di territorio ( liberando risorse nazionali e regionali- fondi FAS-Fondo per le Aree Sottoutilizzate per la riqualificazione e la valorizzazione dell’area del Polo chimico) finalizzato ad uno sviluppo basato sull’attività delle aziende siderurgiche e chimiche e che veda nell’istruzione e nell’università i capisaldi di una nuova strategia vincente per l’occupazione, per la qualità della proposta e per la competitività delle imprese.


Terni, 7 marzo 2011

Nannini Mauro, Talamonti Giocondo

(Direzione Generale/Uff. Stampa del Comune di Terni) – “I pur incoraggianti dati che la regione Umbria ha fatto registrare in materia di gestione del servizio sanitario non consentono di vivere sugli allori, dal momento che l’ottimizzazione è ancora lontana, se l’intendiamo come capace di rispondere appieno alle esigenze dei cittadini”. Lo dichiara in una propria nota il presidente del gruppo della Federazione della Sinistra Giocondo Talamonti.


“Parlare di “servizio” può essere fuorviante rispetto alle finalità che persegue il comparto dell’assistenza sanitaria. Meglio sarebbe se vedessimo, tutti, le prestazioni offerte nella prospettiva imprenditoriale. In questa ottica, appare più facile individuare soluzioni alle liste di attesa, quasi sempre connesse a problemi di disponibilità operative e quasi mai a carenze di strumenti e macchinari. Una logica utilitaristica pretenderebbe di lavorare su due o tre turni giornalieri in presenza di richieste prestazionali; cosa troppo spesso trascurata nella gestione ospedaliera. La piena utilizzazione dei macchinari, in specie i più costosi, oltre che a questi principi d’ordine economico, si impone per la rapidità con cui essi diventano obsoleti, a volte molto prima che il costo sia stato ammortizzato, traducendo il “servizio” in uno sperpero di danaro pubblico e preclusione di maggiore occupazione all’interno della struttura”.


“Non ha senso – continua Talamonti - aspettare tempi biblici per una risonanza o un ecodoppler solo perché le attrezzature vengono utilizzate nei tempi e periodi sindacalmente rispondenti al contratto collettivo di lavoro, mentre si darebbe una risposta concreta al cittadino e alla società se si potesse evadere le richieste in modo rapido ed esaustivo”.


“Capita che i cittadini di una regione, e noi siamo fra questi, debbano ricorrere ad altre strutture extraregionali o provinciali per ottenere analisi o assistenza in tempi che diventano basilari per il superamento di una malattia, innestando fenomeni di “mobilità passiva” che sono, oltre che un costo per l’amministrazione locale, la rinuncia a rendere anche il “servizio”. La mobilità, i cui effetti meritano un approfondito studio, può essere un’opportunità economica, specie in considerazione del fenomeno che vede una immigrazione dall’alto Lazio di un numero crescente di pazienti. Ci deve essere la volontà di non considerare il comparto come un’attività inevitabilmente in perdita e, quindi, immeritevole di attenzioni che ne limitino o annullino il peso finanziario gestionale”.


“A questi obiettivi di base può collegarsi la riorganizzazione territoriale che vede Ospedale, ASL e Università partecipare, come filiera, al più vasto programma che include, scuola, ricerca, innovazione e imprese”.
“Ma il presupposto – conclude Talamonti - è quello teorizzato sopra: un “servizio” non necessariamente passivo, ma aggiornato e connesso alle esigenze dei cittadini tramite il ricorso a principi di “economicità produttiva” in grado di esaltare qualità professionali e avanzamento tecnologico.

Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che al di là dei tentativi del governo italiano perché l’Unione Europea si faccia promotrice di una soluzione pacifica della situazione libica, la Federazione della Sinistra ritiene prioritario far cessare il regime di Gheddafi e le violenze che esso comporta.


Considerato che l’attuale forma di stallo continua a produrre vittime sulla popolazione libica, costretta a difendersi e a morire dagli attacchi dei mercenari del Rais e/o a cercare la sicurezza in altri paesi. La FdS è preoccupata per le violenze nei confronti del popolo libico che lotta per la libertà e la democrazia.


Visto che si sta configurando una grave emergenza umanitaria sia per coloro che resistono sia per la gran massa dei profughi.


Preso atto che la mancanza di farmaci e beni elementari di prima necessità richiede l’apertura immediata di un canale di aiuti umanitari.


Considerato che non si intravedono facili soluzioni soprattutto per la caratteristica della popolazione libica (costituita da una rete di tribù).


Valutato che la situazione di giorno in giorno si aggrava, per cui anche sotto il profilo del coordinamento umanitario e finanziario è meglio muoversi di concerto con l’Europa e con le Nazioni Unite.


La Federazione della Sinistra chiede al Sindaco di far giungere al Governo nazionale


la voce dei ternani perché faccia:


• pressione per l’immediata rinuncia a governare da parte del colonnello Gheddafi, per la cessazione di ogni ostilità e per una soluzione pacifica dei conflitti in atto;


• presente la solidarietà della cittadinanza alla popolazione libica che sta subendo le conseguenze del grave stato di cose;


• conoscere la propensione agli aiuti umanitari, preferibilmente in loco, evitando possibilmente esodi dal suolo natio per il nostro interesse e soprattutto per la democrazia.


Terni 7.03.2011


Nannini Mauro, Talamonti Giocondo

La cultura del rispetto


La ricorrenza dell’8 Marzo sia per ciascuno di noi occasione per ribadire l’esercizio del rispetto nei confronti delle donne. Questa data, scelta a commemorazione della tragedia che in America colpì, un secolo fa, oltre 100 lavoratrici, vittime di un incendio in fabbrica, non ha purtroppo perso ragione di essere ricordata. Le violenze che le donne ancora oggi subiscono, insieme a una sempre più diffusa mercificazione del corpo femminile, sono segnali preoccupanti di scarso avanzamento verso un’effettiva parità e di indifferenza nei confronti del loro irrinunciabile ruolo nell’equilibrio sociale.


E’ soprattutto dall’impegno di voi, ragazzi e ragazze, che deve nascere la cultura del rispetto, facendo pratica quotidiana dei principi necessari ad armonizzare le differenze, qualsiasi esse siano, per guardare con maggiore serenità e fiducia ad un futuro più giusto.


Insieme all’invito di continuare a credere nelle mamme, sorelle, amiche, colleghe, mogli, nonne, mi auguro che la giornata di oggi serva a riflettere che il riconoscimento di dignità che esse meritano è condizione indispensabile per l’avanzamento di ogni contesto umano.


Il 7 Marzo presso Istituto Istruzione Superiore Tecnico Industriale e Professionale ALLIEVI-PERTINI” si è svolto il convegno dal titolo “PARI OPPORTUNITA’” al quale hanno partecipato il Dirigente Scolastico Ing. Giocondo Talamonti, Maria Bruna Fabbri (Assessore al Commercio Comune di Terni), Stefania Cherubini (Assessore alla Scuola Provincia di Terni), Paola Ciaurro (Presidente IV Comm.ne Comune di Terni), Francesca Malafoglia (Presidente Circoscrizione Nord di Terni), Sara Quarantini (Difensore Civico del Comune di Terni), Alessandra Robatto (Presidente Prov.le della Croce Rossa di Terni), Biagetti Caterina
(Docente IPSIA)

8 marzo festa della donna


La ricorrenza dell’8 Marzo sia per ciascuno di noi occasione per ribadire l’esercizio del rispetto nei confronti delle donne. Questa data, scelta a commemorazione della tragedia che in America colpì, un secolo fa, oltre 100 lavoratrici, vittime di un incendio in fabbrica, non ha purtroppo perso ragione di essere ricordata. Le violenze che le donne ancora oggi subiscono, insieme a una sempre più diffusa mercificazione del corpo femminile, sono segnali preoccupanti di scarso avanzamento verso un’effettiva parità e di indifferenza nei confronti del loro irrinunciabile ruolo nell’equilibrio sociale.


E’ soprattutto dall’impegno di voi, ragazzi e ragazze, che deve nascere la cultura del rispetto, facendo pratica quotidiana dei principi necessari ad armonizzare le differenze, qualsiasi esse siano, per guardare con maggiore serenità e fiducia ad un futuro più giusto.


Insieme all’invito di continuare a credere nelle mamme, sorelle, amiche, colleghe, mogli, nonne, mi auguro che la giornata di oggi serva a riflettere che il riconoscimento di dignità che esse meritano è condizione indispensabile per l’avanzamento di ogni contesto umano.
Ing. Giocondo Talamonti

“No al Bullismo, Si all’integrazione” è il tema del convegno tenutosi il 25 febbraio preso la sala Secci dell’IIS “Allievi-Pertini” finalizzato ad introdurre nel processo formativo dei giovani l’esigenza di acquisire una cultura collettiva che metta al primo posto il rispetto reciproco dell’uno verso l’altro.


Il processo, ovviamente, chiama in causa la famiglia e la scuola, infatti non si può far finta di ignorare che il problema risiede nella carenza educativa dei nuclei principalmente deputati a forgiare le coscienze giovanili, a cui si aggiunge, non ultima, l’attuale società, ove intemperanze, atteggiamenti anomali, sintomi di violenza e di sopraffazione sono imperanti e alla ribalta di quasi tutti i notiziari. In conseguenza di ciò si è persa l’abitudine a controllare civilmente il dissenso e la propria opposizione. Che ci si deve aspettare, d’altronde, dalle manifestazioni di opinioni personali da contrapporre a quelle degli altri se giornalmente in televisione si assiste al turpiloquio, all’offesa continua, alla volgarità becera di sopraffare l’interlocutore alzando la voce?


Nessun comportamento sociale è avulso dal tempo che lo vive. Tant’è né basta il richiamo alla moderazione di una voce che si perde nel deserto. Dobbiamo tutti reagire al bullismo puntando sull’educazione, sulla formazione, sui valori collettivi riassunti nei principi della solidarietà e del rispetto delle persone e delle cose. Una società basata sull’omertà non ha futuro, ha tenuto a sottolineare il docente, Stefano Amerini, che ha richiamato l’attenzione in tal senso, sugli obiettivi del patto di corresponsabilità che coinvolge la famiglia, gli studenti e la scuola. Antidoti efficaci al fenomeno sono l’ amicizia e il costruire “legami” di stima e di considerazione reciproca. Spesso il bullo è un coniglio che non ha amici, che è spesso solo e che vuole imporre l’attenzione su di sé, prendendo in giro gli altri e spadroneggiando sui più deboli, così si è espresso lo psicologo Bechi Gabrielli Maurizio.

Filmati sul tema, realizzati dagli studenti, hanno intervallato, i momenti di divulgazione e dibattito.


Giocondo Talamonti



Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che, stando ai dati Istat sul commercio, la propensione al consumo sta calando inesorabilmente: gli italiani non spendono più non solo perché non hanno soldi, ma anche perché, coloro che ancora possono contare su un salario o una pensione mensile, peraltro inadeguati rispetto ai tempi attuali, cercano di risparmiare quel che possono in attesa di tempi migliori. La fotografia scattata dall'Istat conferma che l'Italia è un Paese al palo, fermo, quasi irriconoscibile.


Tenuto conto che la crisi colpisce indistintamente tutti, non ne risente solo chi è già ricco di suo o è abituato a speculare sulla povertà degli altri.


Considerato che la nostra città trae le sue principali fonti di reddito dalle industrie locali.


Preso atto che la crisi sta coinvolgendo le nostre aziende, in particolare il settore chimico che insieme alla siderurgia costituisce per la nostra popolazione il pane quotidiano. L’occupazione è fondamentale perché consente di vivere e di mantenere la sicurezza sociale.


Valutato che occorrerebbe una vera scossa; noi della Federazione della Sinistra non ci stancheremo di dire che il primo passo per uscire dalla palude, va compiuto mandando a casa questo governo.


Ritenuto necessario, comunque, adottare opportune strategie locali per attenuare le conseguenze della crisi


si impegna il Sindaco e la Giunta:


• ad affrontare il problema dell’occupazione e delle aziende siderurgiche e chimiche nella sua globalità;

• a sostenere quelle famiglie che hanno bisogno di un contributo per sopravvivere;

• a pretendere un tavolo di concertazione nazionale, insieme alla Regione ed alla Provincia, per affrontare le difficoltà del territorio con un nuovo strumento simile al Patto di Territorio che coinvolga non solo le Aziende, le associazioni datoriali e le parti sociali, ma anche l’Istruzione e l’Università.


Terni, 28 febbraio 2011

Talamonti Giocondo

Nannini Mauro

Luzzi Luzio