Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che l´educazione ai diritti umani e alla convivenza interculturale, già presente nei programmi scolastici, è ormai esaurientemente inserita nei Piani dell’ Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche;


tenuto conto che tali argomenti e lo sviluppo di iniziative connesse tendono a combattere le forme di esclusione sociale derivanti da fattori etnici, storici e di classe oltre che da fattori fisici o psicologici;


viste le esperienze di educazione ai diritti e all´interculturalità che si stanno realizzando nelle scuole attraverso: programmi educativi, iniziative di sensibilizzazione ed integrazione, materiali didattici on line, occasioni di scambi fra giovani di diverse nazionalità;


esclusa ogni velleità di sostituzione del docente educatore che con la sua professionalità sa trasferire messaggi educativi che vanno oltre ai saperi di soggetti, seppur esperti di ogni settore.


Tenuto conto, che l’ apporto di esterni può essere costruttivo solo se ritenuto tale dal docente e programmato con la scuola che traccia il percorso formativo e didattico del gruppo classe (docenti non ci si improvvisa).


Si chiede al Sindaco :


- se non ritiene insolito promettere incentivi alle scuole indicando il nominativo di una specifica cooperativa (Edit- Educazione Diritti Territorio). Vedi nota dell’Assessorato alla Scuola e Servizi Educativi del Comune di Terni prot 115073 del 29.06 .2010;


- se non è più utile sostenere con i contributi promessi (€150,00/a modulo) le iniziative proprie delle scuole anziché promuovere attività di supporto esterno che potrebbero interferire con la libera programmazione dei docenti;


- se in momenti di difficoltà economica e di crisi come questo, non ritiene necessario far prevalere le idee, la qualità dei comportamenti e dare della cultura e dell’istruzione nella nostra città, una immagine diversa da quella che potrebbe apparire dalla lettura della succitata nota.


Si richiede anche risposta scritta


Terni, 16 luglio 2010

Giocondo Talamonti

Arriva "La Scossa" n° 7



E’ uscito il n.7 de “La Scossa”, periodico del Gruppo Consiliare della Lista Comunista.

In esso sono riportate le notizie relative ai lavoratori della Basell e della Meraklon, un articolo sull'università a Terni, l’attività del gruppo consiliare di Rifondazione/Comunisti Italiani (Mozione Energia TK AST e Interrogazione sull'intitolazione di una via ad Odone Belluzzi), la manovra economica Berlusconi-Tremonti, le molliche di Effe Elle e le “chicche del Maestro Sommo”.

Chiunque può richiederne copia gratuita alla redazione o scrivendo un email a giocondo.talamonti@email.it

Chiuso per Ferie


Un saluto carissimo a tutti gli amici del Blog. Dal 17 luglio al 1 agosto son in ferie in una località balneare. Vi saluto e vi dò appuntamento per il 2 gosto, anniversario della strage di Bologna. Un saluto ed un abbraccio virtuale a tutti. Giocondo Talamonti.

Università a Terni



La conferma dei Corsi di Laurea impiantati a Terni dopo anni di pressioni è frutto di un concreto modo di operare, in difesa della cultura ma anche nel rispetto delle risorse disponibili.
Il premio che Terni ha ricevuto dal Ministero in termini di consolidamento del suo Polo dimostra che l’oculatezza delle scelte, la destinazione degli investimenti, la convinzione che ricerca e applicazione siano destinate a muoversi sullo stesso binario, è realtà irrinunciabile, specie in periodi di magra finanziaria.

Terni ha capito da tempo che non c’è avanzamento senza formazione, senza cultura, senza coordinamento fra scuola e mondo del lavoro. Eppure, anche in queste circostanze, non è facile assicurare i livelli occupazionali in momenti di crisi. Nessun dubbio che sia questa la strada giusta da seguire, comunque, l’unica in grado di lenire, se non annullare, gli effetti delle difficoltà del mercato.

Assicurare alla città, sempre più orientata a ridurre la dipendenza dall’industria pesante, i presupposti per affrontare indirizzi diversi attraverso la specializzazione universitaria, è l’obiettivo che amministratori e politici stanno perseguendo e devono perseguire nel prossimo futuro. Rientra in questo piano trovare opportuna sede alle attività universitarie e di ricerca, elevare la qualità dei risultati, proporsi come modello esportabile per altre realtà nazionali e internazionali.

Si tratta di un progetto ambizioso, felicemente intrapreso e destinato al buon esito solo se ci sarà la volontà politica e imprenditoriale di sacrificarsi per un comune interesse.

Terni, 14.07.2010
Giocondo Talamonti


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che La grave condizione di scarsità di risorse dell’Amministrazione Comunale dovuta ai molteplici tagli ai trasferimenti finanziari da parte del governo ha determinato la scelta di ridurre la spesa per quei sostegni economici, opportunamente finalizzati, elargiti in passato alle famiglie in difficoltà


Considerato che Nel corso della discussione del Bilancio Preventivo 2010 il 24/04/2010 è stato approvato un atto d’indirizzo in cui si impegna il Sindaco e la Giunta a “monitorare lo stato sociale e, nel disegnare e sostenere le misure attive d’inserimento lavorativo e dei servizi, a non abbandonare il sistema del sussidio economico che, seppur modesto, consente nelle fasi di transizione, di rispondere alle necessità di chi è in difficoltà”


Considerato che Nell’atto si impegna quindi il sindaco e la giunta ad operare in direzione di una razionalizzazione della spesa e dell’introduzione “di una efficace cultura del controllo” in merito alla spesa sociale, senza procedere alla sospensione dei sussidi in assenza di tale monitoraggio


Considerato che Nella deliberazione della giunta comunale del 15/06/2010 avente per oggetto “Sospensione erogazione contributi ordinari continuativi, individuazione per l’anno 2010 di misure di contrasto alle povertà estreme, per situazioni d’emergenza, inderogabili ed indifferibili” si stabilisce l’immediata sospensione dei contributi ordinari continuativi e di individuare entro il 2010 le misure di contrasto alla povertà per le situazioni d’emergenza.


Appurato che Quanto deliberato in giunta il 15/06/2010 si pone in diretto contrasto con quanto previsto nell’atto d’indirizzo del 24/04/2010 in merito alla priorità del monitoraggio e al mantenimento del sistema dei sussidi nel corso dello stesso.




Sottolineato che Nella delibera di giunta del 15/06/2010 non si prende in considerazione l’impegno preso con l’approvazione dell’atto indirizzo del 24/04/2010 riguardo alla destinazione dei fondi residui dalle varie voci di bilancio per incrementare le risorse necessarie all’erogazione dei sussidi già in occasione della prossima discussione del bilancio correttivo 2010.


Preso atto che In assenza sia di un monitoraggio dei molteplici casi oggetto d’intervento che della prospettiva di un aumento della voce di spesa dedicata tramite una ricognizione degli avanzi gestionali degli altri ambiti di spesa, la sospensione immediata dei sussidi determina per molti i soggetti beneficiari la perdita dell’ultima rete di sicurezza a disposizione e quindi il brusco aggravarsi della condizione di povertà e di marginalizzazione socio-economica, specie in una situazione di crisi generale.


Tenuto conto che Si rende necessario verificare la corretta applicazione del regolamento di accesso alle prestazioni e agli interventi di natura socio-assistenziale deliberato dal Consiglio Comunale il 02/02/2004 al fine di scongiurare eventuali dispersioni di risorse.


Il consiglio comunale di Terni impegna il Sindaco e la Giunta
1) A bloccare la sospensione dell’erogazione dei contributi ordinari continuativi in assenza di un adeguato monitoraggio di tutti i casi oggetto d’intervento


2) Di dare la priorità a detto monitoraggio con lo scopo di introdurre una cultura di giusta equità nell’ambito delle politiche sociali, sola garanzia sistematica perché le risorse siano indirizzate verso chi ha più bisogno


3) Di impegnarsi, a seguito della riduzione degli stanziamenti per l’apposito capitolo di bilancio per l’anno 2010 a € 174.642,62, di dare la priorità in occasione della discussione del bilancio correttivo all’aumento della spesa dedicata attuando una rigorosa ricognizione delle risorse e destinandovi ogni eventuale avanzo gestionale


Terni, 12 luglio 2010
RC/CI Talamonti Giocondo;
Nannini Mauro;
Luzzi Luzi


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che dall'inizio dell'anno ad oggi, nonostante una maggiore attenzione si sono registrati sul lavoro i seguenti dati:
554
morti,
554.440
infortuni,
13.861
invalidi.



Valutato che come deterrente preventivo la cultura è fondamentale per diminuire i numeri di infortuni su cui la scuola, unitamente al contributo sinergico di tutti, può giocare un ruolo determinante affrontando tali temi nella quotidianità.



Considerato che lo sdegno e gli appelli accorati che seguono le sciagure in occasione degli infortuni sul lavoro, non sono più sufficienti a frenarle per cui occorre, al più presto, mettere in campo le competenze e le responsabilità di tutti i soggetti impegnati sul terreno della salute e della sicurezza attraverso un piano strategico basato sull’istruzione e sulla formazione-informazione dei lavoratori.



Vista che in controtendenza si sta procedendo alla soppressione degli enti di controllo e di prevenzione come ad esempio l’Ispels (Istituto Superiore per la Prevenzione e la sicurezza del Lavoro) che verrà incorporato all’INAIL (così recita il testo della manovra finanziaria licenziato dal Consiglio dei Ministri e ora in discussione in Parlamento).



Tenuto conto che l’Ispels si è sempre occupato di temi particolarmente importanti e delicati come la ricerca, la salute e la sicurezza sul lavoro, lavoro minorile, sostanze pericolose, procedure e soluzioni utili alla riduzione del rischio in ambienti di lavoro, studi su amianto e molto altro ancora.



Visto che l’ attività dell’Ispels è autofinanziata al 60% con introiti provenienti:



· dai servizi di omologazione (accertamenti di carattere tecnico, finalizzata al controllo della conformità delle macchine ai requisiti essenziali di sicurezza). (circa 35 milioni di€);

· dalla propria attività di ricerca (circa 20 milioni di€)


e che in base all’autonomia gestionale hanno avuto accesso ai finanziamenti stanziati dall’Unione europea nell’ambito dei programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico.



Si chiede al Sindaco e all’Assessore alle politiche del lavoro se non sia il caso :


· di far giungere al Ministero del Lavoro la preoccupazione della città di Terni per tale soppressione;


· di sondare se secondo gli intendimenti ministeriali è ritenuta strategica l’integrazione ISPELS –INAIL per una diminuzione dei numeri di infortuni, di morti e soprattutto di invalidi sul lavoro.


di chiedere uno specifico impegno sulla ricerca e sull’aggiornamento continuo ritenuto prioritario per prevenire i rischi emergenti
inerenti la sicurezza sul lavoro, la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, e per promuovere la formazione e la cultura della sicurezza.


Terni, 12 luglio 2010

RC/CI Talamonti Giocondo;
Nannini Mauro;
Luzzi Luzio

Al Sindaco del Comune di Terni


Considerato che la manovra finanziaria correttiva varata dal Governo si configura come una vera e propria contro-riforma degli EELL dal momento che i tagli poderosi dei trasferimenti -oltre 14 miliardi- mettono profondamente in discussione l’autonomia finanziaria di Comuni, Province e Regioni e i diritti dei cittadini.


Tenuto conto che nella manovra si assiste ad un’ esasperazione del “patto di stabilità” perché prevede sia il taglio di trasferimenti sia una serie di norme che inaspriscono le sanzioni per gli enti inadempienti; per le Regioni a statuto ordinario si prevede un taglio di 4000 milioni di euro per il 2011 e 4500 per il 2012; per le Regioni a statuto speciale (e le province di Bolzano e Trento) meno 500 milioni per il 2011 e meno 1000 per il 2012; per i Comuni meno 1500 per il 2011 e meno 2500 per il 2012; per le Province meno 300 milioni per il 2011 e meno 500 per il 2012. A questa cifra di ben 14,8 miliardi nel prossimo biennio vanno aggiunti gli effetti del taglio già deciso con la precedente finanziaria triennale (ddl 112/98 sempre di Tremonti):per il 2011, infatti, alle cifre prima richiamate vanno sommati 1800 milioni per i Comuni, 98 per le province, 1500 per le Regioni.


Preso atto che con questi numeri gli EELL non sono in grado di chiudere i bilanci; si trovano costretti, infatti, a mo di ricatto, di tagliare sui servizi sociali (asili nido, refezione scolastica, assistenza agli anziani ed ai portatori di handicap, sostegno ai minori a rischio, inclusione dei più deboli a partire dai migranti ecc.) cancellandoli alcuni o diminuendone la qualità ed estensione universalistica, elevandone le fasce di gratuità e di compartecipazione; di aumentare le tariffe dei servizi (tassa rifiuti,occupazione suolo, trasporti servizi a domanda individuale ecc.) magari tentando di privatizzarli (l’esatto opposto di quello che chiedono le centinaia di migliaia di cittadini che hanno firmato il referendum per l’acqua pubblica); ed ancora, di vendere ai privati il patrimonio strategico, oggi rimpinguato dal cosiddetto federalismo demaniale; infine, inevitabilmente, di sforare il patto di stabilità subendone le sanzioni successive.


Tenuto conto che la nuova normativa delle sanzioni, come prevista nel decreto legge, ha effetti pesantissimi non tanto per la vita amministrativa degli enti, ma per la vita dei cittadini: le sanzioni nel decreto prevedono integrale recupero da parte dello Stato delle somme eccedenti il patto nel successivo trasferimento (finora si tagliava al massimo il 5% all’anno), limite degli impegni di spesa, blocco del ricorso agli indebitamenti anche per gli investimenti, divieto di procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo ecc.


Tenuto conto che i tagli agli enti locali sono in realtà un attacco durissimo alle condizioni di vita dei cittadini, soprattutto dei lavoratori a reddito fisso, dei precari e dei disoccupati e che l’effetto di questa manovra, determina- secondo una ricerca dell' ANCI-IFEL -una riduzione media della spesa dei Comuni del 10%, con un'incidenza maggiore per i Comuni che hanno fatto più investimenti e spese negli anni scorsi e la previsione, fondata, che oltre il 50% dei Comuni non sarà in grado di rispettare i vincoli.


Preso atto che i tagli della manovra affermano un federalismo non solo non solidale, ma apertamente in contrasto con il Titolo V della Costituzione e che, diritti e servizi, rischiano di non esser garantiti “in maniera appropriata ed universale” in tutti i territori in maniera uniforme.


Tenuto conto che il comparto degli EELL, dei Comuni in particolare, in questi anni, ha migliorato i suoi saldi a differenza dello Stato e che sarebbe sbagliato che la finanza locale sia subordinata alla finanza nazionale nel quadro di un rapporto costituzionalmente paritario fra i vari livelli dello stato


Considerato che appare demagogica ed inefficace la propagandata sforbiciata ai costi della politica a livello di enti locali: riduzione dei compensi per i Sindaci e gli Assessori, indennità per i Consiglieri che passa, come tetto massimo, da un terzo ad un quinto di quella prevista per i Sindaci e che, nella stessa Relazione Tecnica allegata alla manovra, da queste norme non deriva nessun risparmio per i saldi nazionali, evidenziando una semplice volontà di attacco alla risorsa della democrazia elettiva dei consigli.


Emblematico a tal riguardo è il taglio del gettone di presenza per i Consigli circoscrizionali e municipali ( poche centinaia di euro al mese nelle grandi città) in quanto già con le precedenti Finanziarie tali emolumenti sono stati già limitati ai soli capoluoghi di provincia ed alle città superiori ai 100.000 abitanti


Preso atto che non è certo credibile una manovra che in nome del rigore taglia gli spiccioli dei compensi dei Consiglieri ma non taglia il numero dei parlamentari, limitandosi ad una piccolissima riduzione del compenso e rimandando lo sbandierato taglio dei rimborsi elettorali dei partiti alle prossime elezioni politiche (presumibilmente nel 2013), e quindi senza incidenza sui saldi della manovra oggi in discussione.


Preso atto che esiste un nesso forte fra i tagli agli enti locali che ridurranno la loro capacità di erogare servizi ai cittadini, e l'attacco indiscriminato ai pubblici dipendenti e alla dirigenza pubblica contenuta nella manovra attraverso la sospensione dei diritti contrattuali collettivi ed il licenziamento di oltre il 50% dei precari che lavorano nella pubblica amministrazione.


Tutto ciò premesso il Consiglio comunale di Terni impegna il Sindaco e la Giunta a mobilitarsi al fine di:


1) costruire un'iniziativa unitaria dei Consigli comunali e provinciali che contrasti la manovra sul versante dell'autonomia, dei bisogni e dei diritti dei cittadini chiedendo alle associazioni- ANCI UPI LEGAAUTONOMIE- un ruolo incisivo nei confronti del Governo e del Parlamento nella direzione di ridurre i tagli ed alleviarne gli effetti sulla vita dei cittadini, prevedendo anche una campagna informativa per tutti gli amministrati.


2) sperimentare forme di disobbedienza civile delle Amministrazioni e degli Amministratori contro gli effetti dei tagli impegnandosi, ivi compresa la possibilità di organizzare “scioperi alla rovescia” con la partecipazione dei cittadini e degli operatori facendo funzionare meglio i servizi che si dovrebbero tagliare o ridurre (esempio asili nido, centri servizi sociali ecc.)


3) sostenere la campagna contro la privatizzazione dei servizi pubblici valorizzando gli effetti positivi, a livello di consenso popolare, indotti dalla massiccia partecipazione alla ra
ccolta di firme per l'acqua pubblica.


Terni, 12 luglio 2010

RC/CI Talamonti Giocondo;
Nannini Mauro;
Luzzi Luzio





Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che le risposte ad interrogazioni, se richieste in forma scritta, devono essere fornite ai consiglieri e in tempi sufficientemente brevi per dare dell’amministrazione una immagine di efficienza e di tempestività;



ritenuto che sia trascorso un tempo alquanto sufficiente perché l’Assessore alla cultura di Terni sia stato messo nelle condizione di predisporre la risposta, in forma scritta, di quanto richiesto il 15 marzo u.s. con l’interrogazione avente per oggetto “Utilizzo degli spazi del Caos (ex Siri) in occasione del capodanno 31.12.2009 (prot. n.21055 del 2.02.2010) ; così come a quella “Missione al Museum of Modern Art di Ne di New York” (prot. n.21051 del 12.02.2010);



giudicato opportuno sollecitare la richiesta, anche perché le risposte orali non hanno soddisfatto l’interrogante,



il Gruppo di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani chiede al Sindaco
di regolamentare la questione con procedure e tempistiche operative onde consentire risposte puntuali alle interrogazioni.



Terni, 12 luglio 2010

RC/CI Talamonti Giocondo;
Nannini Mauro;
Luzzi Luzio

La cronaca sportiva ci propina ogni giorno notizie che nulla hanno a che vedere con i principi ispiratori dello sport. La competitività e la presenza di sponsor hanno modificato il quadro di riferimento, spesso trasfigurandolo fino al punto da rendere tollerabili comportamenti sleali, manomissioni di risultati, scorciatoie per la vittoria. In una parola, la perdita dei valori fondanti il gesto atletico si è così diffusa, per effetto del ricorso a strumenti alternativi all’impegno e alla solidarietà, da divenire compatibile con l’atteggiamento di chiunque pratichi una disciplina sportiva. E, quel che è peggio, anche in assenza di pungoli provenienti da sponsor esigenti, ma suggeriti da un unico, assillante, irrinunciabile obiettivo: la vittoria.

Se questa arriva come conseguenza di comportamenti coerenti con l’etica sportiva, sarà un utile esempio per quanti ne seguono le vicende che l’hanno determinata, ma se deve essere ottenuta a tutti i costi, allora è quanto di più deleterio si possa indicare.

L’immagine dell’uomo vincente nella vita, il facile raggiungimento degli obiettivi economici e affettivi, il ricorso facile e poco costoso agli strumenti utili a facilitare la scalata sociale, sono esempi distruttivi per le attuali generazioni. L’odierna società respinge il perdente, isola l’ingenuo, deride chi soccombe. Essere secondi equivale ad arrivare ultimi, nella società e nello sport. In pari misura e percezione.

Contro questo pericoloso modo di concepire il futuro nostro e dei nostri figli, chi è chiamato, per mestiere o interesse, a compiti formativi ed educativi, ha l’obbligo morale di ergersi a difensore dei valori insiti in ogni disciplina sportiva e a indicarli quali riferimenti applicabili a ogni contesto della vita sociale.

Crescere nell’ottica dell’agiatezza, ottenuta senza sacrifici, è la massima aspirazione dei giovani di oggi, alimentata dalla miope e avida speculazione degli adulti che con l’ausilio dei media lanciano messaggi improponibili e diseducativi. Contro questi ultimi s’impone l’urgenza di osservare modelli più rispettosi della dignità della persona, rivalutare il concetto di confronto decubertiano e riproporre la lealtà comportamentale come condizione ineludibile di ogni impegno, sia sportivo che sociale.

La Scuola, viste le difficoltà che molti ragazzi vivono all’interno della struttura familiare, deve farsi carico del ruolo più faticoso nella ricostruzione delle coscienze dei singoli e della collettività, offrendo ideali da perseguire e abituando i giovani a saper distinguere l’esercizio ingannevole da quello costruttivo.

Anche questa nostra società, in profonda crisi di valori, non potrà essere di supporto emulativo ai ragazzi, ma l’impegno a cambiarla deve essere affrontato dalla scuola con sistematici interventi e continui monitoraggi dei progressi raggiunti.L’idea di certificare le associazioni e le società sportive, le palestre e le federazioni, potrebbe essere una delle possibili soluzioni.

Ma, sarà il caso di ricordarlo, certificare e valutare sono atti “a posteriori”; prima occorre formare le coscienze e educare la collettività al rispetto di valori universalmente riconosciuti.Un percorso che si potrebbe avviare è il coinvolgimento della scuola, dei gruppi sportivi scolastici e le società sportive partendo dall’individuazione dei bisogni, attraverso il monitoraggio, e da una serie di incontri con addetti ai lavori con lo scopo di individuare le “buone pratiche”. Una volta individuato il modello adattarlo alle situazioni di ogni realtà territoriale.

Terni, 11 luglio 2010
Giocondo Talamonti




Il Consiglio d’Istituto dell’IIS Tecnico Professionale “Allievi-Pertini” ha deliberato di intitolare, a Virgilio Alterocca, la palestra dalla scuola da Lui fondata per le motivazioni che seguono.


“Virgilio Alterocca è nato a Terni nel 1853 e morto ad Arrone il 10 agosto del 1910. Alterocca è andato alla storia come “uomo di tempra forte e volitiva”:. Ventiquattrenne, nel 1877 iniziava l’attività tipografica; sei anni dopo, eravamo nel 1883, avviava la stampa e la diffusione dell’Annunziatore Umbro-Sabino, un giornale per lo sviluppo locale (“il miglioramento di Terni sarà sempre il principale obiettivo, il più vivo e costante desiderio di questo giornale”), aperto alle istanze operaie e popolari sia sotto il profilo sociale sia da un punto di vista culturale, ma sensibile anche a quelle degli industriali.


Al di fuori del campo editoriale, l’attenzione di Virgilio si sarebbe indirizzata in maniera esemplare nella promozione della Scuola d’Arti e Mestieri in viale Brin, insieme ad Amilcare Spadoni, direttore dell’Acciaieria, Luigi Corradi, Raniero Pontecorvi e Salvatore Salvatori. L’iniziativa, che ebbe una gestazione piuttosto lunga (1904-1909), coronava il percorso di un uomo nato alla vita sociale attraverso la scuola e l’educazione dei giovani: Alterocca, infatti, aveva un diploma di maestro elementare; giovanissimo, era stato direttore scolastico (1872-1875) e quindi ispettore (fino al 1883); aveva fondato (1880) la Società di Beneficenza per l’educazione popolare e il Comitato di Beneficenza per l’istruzione obbligatoria (1890); aveva promosso iniziative del tipo l’Albero di Natale “a beneficio dei bambini poveri e derelitti” della città; era stato il principale organizzatore (1892) della Palestra ginnastica marziale ‘Giuseppe Garibaldi’, votata a “raccogliere le giovani forze della città, addestrarle alla ginnastica ed alla difesa dall’impreveduto”; aveva ricostruito (1893) una Filodrammatica “per giovinetti”; aveva dato corpo (intorno al 1901) al Patronato Scolastico ‘10 novembre 1841’, “si prodigò” a favore dell’asilo per l’Infanzia.


Lascia definitivamente la scuola (1883) per dedicarsi all’iniziativa imprenditoriale in modo esclusivo. A cento anni dalla morte,il Consiglio d’Istituto”Allievi-Pertini” ha deliberato l’intitolazione della Palestra dell’Istituto Professionale a “Virgilio Alterocca” perché egli oltre ad essere imprenditore, editore, insegnante, direttore didattico etc., fu promotore dell’attività fisica presso la Palestra Giuseppe Garibaldi di Terni con l’obiettivo di unire alla formazione della mente quella del corpo secondo il concetto latino “mens sana in corpore sano”.





Per la cerimonia che sarà messa in atto all’inizio del nuovo anno scolastico, sarà collocata in Palestra una targa in ottone delle dimensioni 25x35 a cura della Provincia di Terni.


Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che nei momenti di crisi economica- sociale come quella che stiamo attraversando, si evoca il ritorno a determinati valori, sempre validi ma troppo spesso dimenticati, del tipo: sacrificio, impegno, meritocrazia,volontà, passione ecc. che ogni giovane dovrebbe seguire per realizzare il proprio progetto di vita;


considerato che esistono numerosi esempi e modelli di figure che anche nel recente passato li hanno egregiamente interpretati;


ritenuto che Odone Belluzzi (Bologna, 1º febbraio 1892Bologna, 24 agosto 1956) , un ingegnere italiano che ha portato contributi fondamentali allo sviluppo e all'insegnamento della scienza delle costruzioni nel XX secolo, ne rappresenta una significativa dimostrazione.


Tenuto conto che il suo vissuto può essere sintetizzato nelle vicende riportate nella scheda allegata.


Considerati i riscontri e gli insegnamenti che tutti i cittadini ne possono trarre fra cui:


· le difficoltà si superano con l’impegno;

· il ruolo della scuola per adulti

· l’importanza della scuola Industriale

· guida per i giovani architetti e Ingegneri


si chiede al Sindaco e alla Giunta se non ritengano utile lanciare ai giovani un messaggio attraverso l’intitolazione di una via, piazza o quartiere ad Odone Belluzi, un grande ingegnere che, nonostante le enormi difficoltà ed ostacoli incontrate nella vita, ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissati ed ha prodotto un’opera fondamentale per la formazione di Ingegneri e Architetti.





SCHEDA DELLA VITA DI ODONE BELLUZZI


La madre rimasta prematuramente vedova, ha dovuto affrontare difficoltà economiche che hanno pesato sulla serenità dell'infanzia del piccolo. Tale stato di indigenza familiare costrinse Odone ad abbandonare precocemente la scuola per procurarsi un reddito da lavoro.
Tuttavia, l'interesse spontaneo per la lettura e la passione profonda per lo studio - entrambe stimolate dalla conoscenza che gli viene profferta dai libri di una biblioteca popolare - lo indussero a desistere dalla rinuncia alla cultura. Intraprese così l'arduo itinerario dello studente-lavoratore, applicandosi al mestiere durante il giorno e dedicandosi, nelle ore notturne al proprio addestramento. I risultati non tardano ad arrivare, e in breve tempo Odone riguadagna gli anni perduti di istruzione elementare. Successivamente frequenta i corsi liberi all'Università Popolare e in soli tre anni di abnegazione allo studio, presentandosi in qualità di privatista, affronta e supera l'esame di maturità dell'Istituto Tecnico Industriale Aldini-Valeriani, ottenendone il diploma. La manifestazione della sua preparazione e risolutezza gli vale l'assunzione, da parte del medesimo istituto, nella posizione di insegnante di Fisica ed Elettrotecnica. Ma, nonostante gli obiettivi raggiunti, il traguardo culturale a cui aspira è il conseguimento di un titolo universitario. Con impegno e determinazione si laurea in Ingegneria.

Nel 1931 vince il concorso per la cattedra di Scienza delle Costruzioni alla Scuola d'Applicazione per gli Ingegneri di Bologna, e viene premiato sia dalla prestigiosa Fondazione Alessandro Volta dell'Accademia d'Italia che dalla non meno autorevole Fondazione Valluari. Parallelamente all'impegno appassionato per la docenza, redige il trattato sistematico di "Scienza delle Costruzioni", testo basilare di riferimento per l'insegnamento della Scienza delle Costruzioni nelle facoltà di Architettura ed Ingegneria delle università italiane.

La "Scienza delle Costruzioni" di Odone Belluzzi è un'opera straordinaria nella quale ogni parola è calibrata e soppesata con accurata precisione e passione. È un risultato dal quale traspare la grandezza dell'autore nel trasmettere magistralmente le concezioni più complesse ed elevate partendo da quelle più semplici, crescendo gradualmente, dosando volta per volta le nuove difficoltà, delucidando ed integrando il testo con note e commenti, esemplificando i problemi con una considerevole quantità di esercizi svolti per intero e spesso con procedimenti differenti allo scopo di mostrare per ognuno di essi gli aspetti ed i vantaggi salienti. Incoraggiando e stimolando i giovani all'approfondimento di una materia apparentemente difficoltosa se non addirittura ostica, il trattato fa breccia nella mente di chi lo legge inducendolo spontaneamente all'intuizione ed all'interpretazione fisica del fenomeno da esaminare e comprendere. Il trattato affronta tutti gli aspetti della materia partendo dai suoi fondamenti.


Terni, 5 luglio 2010

Talamonti Giocondo (RC/CI)

Nannini Mauro(RC/CI)

Luzzi Luzio(RC/CI)

Campili Claudio(IDV)

Boccolini Giuseppe (Socialisti)

Tallarico David ( Progetto Terni Cittaperta)

Piccinini Sandro (PD)



Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che corre voce di una dismissione immobiliare importante da parte dell’Azienda siderurgica TK-AST, presagio di difficoltà finanziarie o della volontà di imboccare una lunga strada di progressivo e preoccupante alleggerimento degli impegni aziendali;


tenuto conto che la Corte europea ha rigettato il ricorso presentato dal Governo Italiano e la ThyssenKrupp in tema di energia(agevolazioni tariffarie elettriche) ed ha condannato l’Azienda a pagare una sanzione di 60 milioni di euro;


vista che il contenimento dei costi dell'energia elettrica è strategico per lo sviluppo economico ed industriale dell’intero sistema impresa del territorio.


si impegnano il Sindaco e la Giunta a mettere in atto tutte quelle iniziative idonee a:


· dare alla città la migliore risposta alle tante chiacchiere pre-estive che si sollevano sulla correlazione del sistema siderurgia-energia ed industria-energia nell'area ternana-narnese;


· attivare i contatti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per tutelare gli interessi del territorio e delle aziende interessate alla decisione della Commissione europea;


· ribadire l'urgente necessità di riaprire un “Tavolo di confronto e di concertazione” per affrontare la questione delle tariffe energetiche e delle sanzioni comminate all'Ast da parte della Ue e per l'aggiornamento del Patto di territorio, con le istituzioni locali umbre e le parti sociali.


Terni, 5 luglio 2010

Talamonti Giocondo (RC/CI)

Nannini Mauro(RC/CI)

Luzzi Luzio(RC/CI)

Campili Claudio(IDV)

Boccolini Giuseppe (Socialisti)


Al Sindaco del Comune di Terni

Premesso che la società Fucine Umbre, il Gruppo Bernardini e le Industrie Meccaniche Bedini hanno congiuntamente presentato al “Consorzio per le aree industriali e alle Istituzioni locali ternane e umbre” un piano industriale volto a utilizzare il “Compendio Bosco”, di proprietà pubblica, situato a Maratta nel territorio del Comune di Narni.

Preso atto che i tre noti gruppi industriali, con detto piano, si propongono di ampliare, nel sito di cui chiedono la disponibilità, le loro attività industriali, con un saldo attivo in termini occupazionali stimato tra i 160 e 200 nuovi occupati.

Ritenuto fruttuoso il fatto che imprese locali si propongano, unitariamente, di riutilizzare un sito industriale dismesso su cui le Istituzioni hanno fortemente investito per il suo riuso.

Considerato che le tre società, nel presentare l’iniziativa, sostengono la determinazione di sviluppare le proprie attività produttive e di servizi, attualmente prestate a favore delle più importanti multinazionali presenti nel territorio che operano nei comparti siderurgico e chimico, con la possibilità di introdurre processi di verticalizzazione in produzioni ad alto valore aggiunto.

Constatato che lo sviluppo di aree industriali come l’area Bosco costituisce una speranza per creare nuovi posti di lavoro e rappresenta per i giovani l’opportunità di una occupazione che dia loro certezze,

si impegnano il Sindaco e la Giunta ad:
• attivarsi per l’avvio del percorso del Piano;
• fornire notizie circa la potenzialità dei 200 posti di lavoro;
• verificare se il gruppo industriale destinatario dell’area intende confermare l’investimento e creare sviluppo e occupazione giovanile;
• accertare le motivazioni che fanno traslare la presentazione del Piano (è stata più volte rinviata) ; l’ultimo rinvio è scaduto il 15 giugno (termine ultimo per la presentazione del Piano esecutivo su l’area Bosco);
• appurare se c’è ancora la volontà delle imprese di consolidare e sviluppare le proprie sinergie con le grandi aziende chimiche e siderurgiche del territorio, a partire dalla TK-Ast ( se ancora c’è l’interesse della grande azienda e se proprio questo condiziona l’operazione);
• riscontrare se il gruppo che ha vinto la gara intende portare a termine l’operazione nonostante la scadenza del termine (15 giugno 2010).

Terni, 30 giugno 2010
Giocondo Talamonti RC/CI


Al Sindaco del Comune di Terni

Premesso che il ruolo formativo ed educazionale è di particolare importanza per lo sviluppo sociale ed economico di una città ed anche di rilevanza strategica per la crescita della popolazione sotto il profilo culturale.

Tenuto conto che Virgilio Alterocca essendo stato insegnante, direttore didattico, ispettore, Assessore comunale all’Istruzione, si è sempre dedicato con attenzione al problema della cultura, dell’istruzione e della formazione specie per i meno abbienti;

visto che Adriano Garofoli come Presidente della Federazione Regionale degli Industriali e come Presidente dell’Unione Regionale di Commercio, Industria e Artigianato dell’Umbria ha sottoscritto protocolli regionali con la Direzione Scolastica Regionale finalizzati al raccordo tra formazione e mondo del lavoro, nel rispetto delle vocazioni individuali (orientamenti professionali in grado di consentire ai giovani di fare scelte consapevoli) e delle esigenze aziendali.

considerato che lo scopo di entrambi era il miglioramento dei livelli qualitativi del sistema di Istruzione e formazione per mettere i giovani in condizione di essere protagonisti consapevoli del loro progetto di vita e di sviluppo e per consentire agli adulti di fruire del sistema di educazione permanente.

Si chiede al Sindaco e all’Assessore competente se
non ritengono opportuno intitolare alla loro memoria, in segno concreto di gratitudine e merito rispettivamente:a Virgilio Alterocca, una piazza, il CAOS e nell’anno del centenario della sua morte (10 agosto 1910) iniziative con le scuole e i centri culturali;

ad Adriano Garofoli, una strada che abbia il significato dell’innovazione, del tracciato individuato dai protocolli d’intesa sottoscritti e dia il senso della modernità nel concepire una scuola umbra qualitativamente efficiente. I Protocolli e una nota su Virgilio Alterocca sono parte integrante della richiesta.

Terni, 30 giugno 2010
RC/CI Talamonti Giocondo
Progetto Terni Tallarico David
Pdl Brizi Federico
Socialisti Boccolini Giuseppe